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Le 10 regole per l'assistenza sanitaria agli immigrati

IL DIRITTO ALLA TUA SALUTE

1. Se sei straniero (da un paese non appartenente all'Unione Europea) e hai un regolare permesso di soggiorno per i seguenti motivi: laoro, motivi familiari, asilo politico, asilo umanitario, richiesta di asilo, attesa adozione, affidamento, acquisto della cittadinanza, devi iscriverti al Servizio sanitario nazionale (il Ssn, cioe' il sistema di assistenza pubblica). E' un diritto/dovere che protegge la tua salute!

2. Con l'iscrizione acquisisci gli stessi diritti e doveri che hanno i cittadini italiani: cioe' puoi sceglierti il tuo medico di fiducia (cui rivolgerti per problemi non gravi e urgenti), o fare tutte le visite e gli esami specialistici, o essere ricoverato in ospedale e prendere le medicine per curarti che i medici ti indicheranno. In alcuni casi dovrai pagare, come gli altri cittadini italiani, una parte delle spese di assistenza (il ticket).

3. L'assistenza e' garantita anche ai tuoi familiari a carico regolarmente soggiornanti (moglie, marito, figli, fratelli o sorelle, genitori, ecc.), se ne ha qui in Italia.

4. Per iscriverti devi rivolgerti alla Azienda sanitaria locale (Asl) della citta', zona o quartiere dove ha la residenza o la dimora (quella indicata sul tuo permesso di soggiorno). Per iscriverti bastano il permesso di soggiorno, il codice fiscale e, se ce l'hai, il certificato di residenza (che puo' essere sostituito da una tua dichiarazione scritta di dimora abituale).
Quando andrai a iscriverti, dovrai scegliere il tuo medico di fiducia tra quelli che sono nell'elenco della ASL: preparati prima! Se hai bambini, dovrai anche scegliere il loro pediatra.
L'iscrizione alla ASL vale fino allo scadere del permesso del soggiorno. Quando presenterai domanda di rinnovo del permesso, ricordati di mostrare il cedolino della richiesta all'ufficio anagrafe sanitaria della ASL, altrimenti rischi di essere tolto dall'elenco degli assistiti!

5. Se sei uno studente o sei collocata/o alla pari, o hai un permesso di soggiorno per motivi diversi, per esempio per residenza elettiva o per motivi religiosi, hai due possibilita': o avere un'assicurazione riconosciuta (cioe' considerata valida) in Italia, contro il rischio di malattie e infortunio e per la tutela della maternita', o iscriverti al Ssn (iscrizione volontaria) pagando una quota fissa annuale: informati alla ASL. Con l'iscrizione volontaria al Ssn possono essere assistiti anche i tuoi figli a carico, se ne hai; questa iscrizione ha validita' annuale e va quindi rinnovata.

6. Se invece hai un permesso di soggiorno di breve durata, per esempio per affari o per turismo, devi avere un'assicurazione privata, o dovrai pagare per intero tutte le cure e prestazioni eventualmente ricevute.

7. Anche se non hai un permesso di soggiorno valido (ti e' scaduto e non e' stato rinnovato o non lo hai mai avto), ma hai dei problemi di salute importanti, il Ssn italiano ti da' la possibilita' di essere curato, sia in ambulatorio che in ospedale, con una tessera o codice chiamata "STP".
Cio' vale specialmente per le donne in gravidanza o diventate mamme, i bambini e le persone che hanno una malattia infettiva. E' importante che tu chieda aiuto alle strutture sanitarie, pubbliche se non stai bene, anche per proteggere le altre persone che potrebbero ammalarsi. Ricordati che spesso anche associazioni di volontariato ti possono aiutare.

8. Se sei povero non dovrai pagare i medici e le strutture, ma contribuire solo con una piccola parte della spesa (il ticket) e solo quando e' previsto anche per gli altri stranieri regolari e per gli italiani.

9. Anche se sei clandestino non devi avere timore di andare dal medico o in ospedale: la legge italiana vieta di denunciarti alla polizia per il fatto che non ha il permesso di soggiorno; il compito dei medici, degli infermieri e di tutta l'organizzazione e' infatti aiutare chi sta male.

10. Se sei ancora all'estero e vuoi venire in Italia per farti curare, dovrai prima ottenere un visto di ingresso e un permesso di soggiorno per cure mediche. Non e' una cosa facile, perche' non averlo devi presentare una documentazione particolare (informati presso la rappresentanza diplomatica o consolare). In particolare dovrai versare alla struttura sanitaria che ti curera' un deposito pari al 30% delle spese di assistenza previste. Inoltre devi dimostrare di poter pagare tutte le cure ricevute e le spese di rimpatrio, e di avere in Italia, per tutto il periodo delle cure, la disponibilita' di vitto e di alloggio, per te e per un tuo eventuale accompagnatore.

Fonte : ASI Agenzia Sanitaria Italiana

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