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Chi
è François Torrent?
E quali sono gli oscuri legami tra questo scrittore e il suo
traduttore italiano, Andrea Carlo Cappi? La risposta è ancora avvolta nel
mistero. Sappiamo solo che Torrent è il creatore di Mercy Contreras, nome
in codice Nightshade, protagonista di una serie di romanzi di cui in
Italia la collana Segretissimo ha pubblicato il primo episodio
nel 2002, annunciandone il seguito per il 2003. Dalle brevi note
biografiche, risulta che lo scrittore vive tra il sud della Francia e le
Baleari e ha un passato di giornalista, da cui trae spunto per i suoi
libri. In occasione dell'uscita del suo primo romanzo, lo scrittore è
apparso a una presentazione presso l'Admiral Hotel di Milano, in cui è
stato fotografato con i colleghi Vittoria Maggio e Stephen Gunn, i
rappresentanti dell'Akea e una delegazione della Peña Flamenca di Milano.
Nightshade
Nelle pagine del romanzo Nightshade: Missione Cuba, facciamo la
conoscenza con la bella Mercedes "Mercy" Contreras, titolare di
un locale di flamenco a Siviglia, ma in realtà killer a contratto per una
sezione molto segreta dello spionaggio americano. Scopriamo che è una
maestra di kali, l'arte marziale filippina che fonde le tecniche
di combattimento orientali con la scherma dei conquistatori spagnoli. Ma
per chi lavora veramente Mercy? La risposta è sull'isola di Cayo
Almirante, al largo dell'Honduras, dove ha sede una pericolosa scuola per
terroristi. O forse nelle strade della Vecchia Avana, dove Mercy indaga su
una cospirazione che potrebbe sovvertire l'equilibrio politico
dell'America Centrale. Un romanzo di azione che sconvolge le regole
tradizionali e i luoghi comuni del genere.
Nome
in codice Paco
di François Torrent
"Mi chiamo François Torrent, ma potete chiamarmi Paco, se siete miei
amici. E vi considero tali se leggete le avventure di Nightshade: gli
amici di Mercy sono miei amici… Ma andiamo con ordine: sono nato nel
1961 a Béziers, in un angolo di Francia molto simile alla Spagna, da
padre catalano e da madre andalusa, sentendo nelle orecchie la musica poi
resa famosa dai Gipsy Kings. Sono cresciuto assorbendo la letteratura e il
cinema di spionaggio tipici degli anni '60: da 007 a OSS 117, passando per
tutte le varianti maschili e femminili che stavano nel mezzo. A undici
anni, quando mi chiedevano che cosa volessi fare da grande, rispondevo
"il killer professionista". Non perché provassi pulsioni
omicide, ma perché dopo aver visto Charles Bronson in Professione:
Assassino mi sembrava la risposta più sensata a una domanda idiota.
"In realtà c'era un lavoro altrettanto interessante e apparentemente
meno pericoloso: scrivere di spie. Alla fine degli anni '70 cominciai a
occuparmi di casi di spionaggio della storia recente, indagando su certe
connessioni tra organizzazioni estremiste e servizi segreti deviati. Mi
misi nei guai e rischiai l'arresto. Alla fine degli anni '80 perfezionai
la tecnica: cominciai a occuparmi di casi di spionaggio d'epoca, i cui
protagonisti fossero ormai morti e sepolti: Mata Hari, Burgess &
Maclean... Stavolta nessuno cercò di arrestarmi, ma era molto meno
divertente.
"Alla fine degli anni '90, parlando con lo scrittore Xavier
Lenormand, l'autore della serie Vlad, mi resi conto che per tutto
quel tempo mi era sfuggita la soluzione più evidente: perché non
raccontare storie di spionaggio a metà tra la realtà e la finzione? A
quell'epoca ero ormai passato attraverso la lettura di autori come John le
Carré e Daniel Chavarria, e avevo pubblicato io stesso un po' di racconti
noir. Decisi di scrivere qualcosa che conservasse l'epica avventurosa ed
esaltante della spy-story della Guerra Fredda, unita a un tono
disincantato inevitabile negli anni 2000.
"Chiuso nel mio rustico, in una località segreta della Camargue
(spiacente, non posso rivelarla neanche a voi), diedi vita a Mercedes
'Mercy' Contreras, nome in codice 'Nightshade', un personaggio con
qualcosa di più della licenza di uccidere. Una donna che balla il
flamenco e pratica il kali, l'arte marziale delle Filippine. Un
personaggio femminile al tempo stesso dolce e spietato, duro ma puro,
agente di un servizio segreto a cui non è sempre necessariamente fedele.
Mentre stavo scrivendo la sua prima avventura, alla fine dell'estate del
2001, qualcosa di spaventoso è successo nel mondo. Per un attimo, ho
pensato di essere stato superato dalla realtà. Ma poi mi sono reso conto
che Nightshade era l'unica letteratura possibile in un mondo che si era
illuso di non avere più bisogno di eroi. E di eroine. Dopo avere scritto
il suo primo romanzo, ormai non posso più fare a meno di lei. E vi auguro
che la stessa cosa capiti anche a voi…" (da Segretissimo,
n. 1460, marzo 2002)
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Nightshade: Missione Cuba (Segretissimo Mondadori,
marzo 2002)
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Nightshade: Progetto Lovelace (Segretissimo
Mondadori, settembre 2003)
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