Kikko

Non amo descrivermi perché ogni parola usata per fissare un'immagine di sé è un tassello che si aggiunge al mosaico della banalità e crea numerose difficoltà al cambiamento. Perché ti chiude in uno spazio claustrofobico e buio. Io odio la stasi, io sono movimento elettrico. Mai parole più stupide furono pronunciate del "Conosci te stesso" dell'oracolo delfico.... non mi importa di conoscere me stesso , me stesso è passato.

Scrivo per avvicinarmi sempre più alla morte che mi attende. Ma senza fretta....... E poi forse questa è una delle frasi ad effetto ed a circuito chiuso a cui mi riferivo prima. Atta a stupire i dormienti ( non temerari). In (sur)realtà non so perché scrivo, la motivazione cambia di giorno in giorno.....

LA VANITA' DELL'AMORE
(la bellezza convulsiva sarà erotico-velata, esplosiva-fissa, magico-circostanziale)

1 - Palazzo di vetro. Piani alti. E' notte. Siamo all'interno di un appartamento modern style. C'è un elegante sofà, un televisore appoggiato su un mobiletto di cristallo. La luce della lampada alogena sul soffitto soffonde un colore bluastro.

2 - C'è una donna sul sofà. E'nuda ed in posizione prona. Sul suo sedere glabro disegnati due occhi, uno per natica ma asimmetrici.. La donna dorme ed infatti gli occhi sul sedere sono chiusi.

3 - Strada ai piedi del palazzo. Si ferma un taxi all'ingresso. Scende un uomo elegantemente vestito. Si avvicina al palazzo poi torna sui suoi passi e risale sul taxi che parte a tutto gas.

4 - Interno del taxi. L'uomo elegante conversa col guidatore. Dapprima pacatamente poi i toni si accendono. Il taxista arresta il taxi e fa inversione.

5 - Ritorna ai piedi dell'enorme palazzo di vetro. L'uomo elegante scende e si dirige verso l'ingresso. Poi, quando è a pochi passi dall'entrata, ritorna verso l'autovettura e vi monta sopra. Il taxi riparte.

6 - Interno dell'appartamento. La donna nuda è ancora sul sofà. Suonano al campanello. Una, due, tre volte. Suoni brevi. Il quarto trillo di campanello è invece prolungatissimo , dura parecchi minuti tanto che dagli appartamenti attigui fuoriescono i vicini sul pianerottolo. Una donna grassissima, a destra, ed un anziano col bastone , sulla sinistra.

7 - Vediamo i 2 vicini guardare spazientiti verso l'importunatore che continua a premere il campanello. Di questo però vediamo solo i piedi che calzano scarpe elegantissime e lucide.

8 - La donna grassissima rientra mentre il vecchietto si avvicina all'uomo che suona. Si regge a malapena in piedi e fatica appoggiandosi al bastone.Ondeggia e si avvicina paurosamente al parapetto del pianerottolo.

9 - Il vecchio, pur avendo compiuto solo pochi passi, è stremato. Si appoggia alla ringhiera . Si porta la mano alla fronte. Pare colto da un malore. Precipita giù.

10 - Il suo bastone resta appoggiato alla ringhiera. Il campanello continua a suonare.

11 - L'uomo di fronte all'uscio, del quale vediamo inquadrati sempre e solo i piedi, smette di suonare. Se ne va velocemente e , passando accanto al bastone del vecchietto precipitato che si trova appoggiato alla ringhiera, lo afferra e lo porta con sè.

12 - E' giorno. Di nuovo il palazzo di vetro che scintilla inondato di sole. Piani alti. L'appartamento.

13 - Ancora la donna nuda sul sofà nella medesima posizione. Gli occhi sul sedere sono ancora chiusi.

14 - Viene inquadrata una fotografia appoggiata su di un tavolino di cristallo accanto al divano. Vi è riprodotta la donna nuda sul sofà, sempre in posizione prona. Ma non nell'appartamento bensì su di una spiaggia con un bel mare di sfondo.Sul suo sedere, poi, non ci sono gli occhi.

15 - Strada ai piedi del palazzo. E' affollatissima. Fra di essa si fa largo molto lentamente e a gran fatica un taxi.

16 - Quando giunge davanti al palazzo di vetro vediamo lo stesso taxista e lo stesso elgantissimo cliente della sera precedente. Il cliente guarda dal finestrino su verso i piani alti del palazzo. Ma questa volta non scende e fa segno al taxista di proseguire la corsa. Il taxista accelera ed investe parecchie persone.

17 - Un bar. Appoggiato ad un tavolino il bastone dell'anziano morto. E i piedi dell'uomo che lo ha afferrato la sera precedente. Si avvicina una cameriera per l'ordinazione. L'uomo inizia a toccarle le gambe molto sensualmente. La donna annota qualcosa sul taccuino e se ne va. Inquadratura del bastone.

18 - I piedi dell'uomo tra la folla. Mentre passeggia nota una donna ferma di fronte ad una vetrina. Le si avvicina e si inginocchia cominciando a toccarle le gambe , lasciate scoperte dalla minigonna da lei indossata. La donna lo ignora e si allontana.

19 - Siamo all'entrata di una stazione della metropolitana che dà su una strada. Passa il solito taxi con il solito cliente.

20 - Si scende verso l'interno della stazione. Le scale, mobili e non, la biglietteria, l'edicola, il bar, i distributori automatici, i cartelloni pubblicitari. Vicino alla banchina d'attesa c'è parcheggiato, tra le colonne, il taxi.Attorno una folla di persone guarda ciò che sta avvenendo all'interno dell'abitacolo. Ma dentro non succede nulla di particolare, vi sono soltanto le 2 solite persone che sembrano procedere la loro corsa tranquillamente. La gente guarda stizzita.

21 - Siamo su di un convoglio della metropolitana. Su di esso viaggia la grassona del palazzo di vetro. Esattamente di fronte a lei è seduto l'importunatore della sera prima, del quale si inquadrano solo le scarpe, che si muovono nervosamente e il bastone. La donna lo riconosce.

22 - come 7

23 - La donna si alza dal posto occupato e , brandendo la sua borsa con fare minaccioso, si dirige verso l'uomo che le sta di fronte. Inizia a percuoterlo con inaudita violenza tanto che lo stesso contenuto della borsetta fuoriesce. Fra le varie suppellettili un rossetto che cade sul pavimento e rotola fino a toccare un uomo che seduto chiede la questua ed una colomba che si libra nel limitato spazio del vagone arrivando poi ad appoggiarsi sulla testa sozza dello stesso mendicante. Nessuno pare accorgersi di nulla.

24 - La donna , sempre più furiosa, continua a battere sul misterioso uomo. Il treno si blocca perché giunto ad una stazione. Tutti gli occupanti del vagone scendono fuorché i 2 dell'azione. Nessuno sale. Il treno riprende la sua corsa. E la donna continua a picchiare duro.Ora non ha più neppure in mano la borsa poiché qualcuno , uscendo, gliel'ha sottratta.

25 - La donna afferra il bastone dello sventurato e comincia a percuotere con quello. Colpi ripetuti. Inquadrature del viso della donna deformato dalla violenza. Colpi, colpi, e ancora colpi. Arrivo della metro in un'altra stazione.

26 - Ripresa che parte dalla banchina , vuota, e sale sul vagone occupato dalla donna che scaglia colpi. La vediamo tirare bastonate ad un sedile vuoto, come tutto il resto del convoglio.

27 - Inquadratura delle scarpe dell'uomo che passeggia in un parco pubblico e che raccoglie il suo bastone adagiato accanto a due ragazzi che si stanno lasciando andare ad effusioni sempre più spinte.

28 - La donna grassa rientra in casa tutta scompigliata e senza più la borsa, stremata dalla fatica. Quando è a pochi metri dall'uscio comincia a barcollare pericolsamente, vinta dalla stanchezza. Finisce contro la ringhiera del pianerottolo che, fungendo da leva, la scaraventa di sotto.

29 - Siamo di nuovo all'esterno. Una via trafficata. Semafori. Un enorme cartellone pubblicitario : sfondo nero e ad un lato la faccia di un bel ragazzo. Publicizza una nota casa di moda che ama farsi conoscere così, in modo semplice ed essenziale ma con immagini dalle enormi dimensioni ( angolo via Pontaccio a Milano).Nessuno sembra notarlo ma dall'enorme campo nero del manifesto, ed in modo più visibile al centro di esso, dalle pieghe del cartone incollato sul palinsesto si può vedere riflessa la propria immagine (effetto specchio traslucido). La telecamera inquadra un esercito di vecchi che passa sullo sfondo del cartellone pubblicitario, una moltitudine che si sposta lentamente.

30 - Solo un vigile urbano nota lo strano scherzo ottico e avvicinandosi all' illusione procurata dal gioco di luci si mette a dirigere il traffico umano degli attempati. Lui è riflesso sul cartellone con le sembianze di un bambino molto piccolo.

31 - Arriva la squadra atta a montare e rimuovere i cartelloni pubblicitari in quella zona ma, soprattutto , di quelle dimensioni ( oltre 10 metri per lato). Inizia il proprio lavoro e , mano a mano che il cartellone si scolla, ne appare subito sotto un altro dello stesso tipo. Sfondo nero e sul lato sinistro la faccia di una bella ragazza. Nessuno può accorgersi di niente perché sembra che nessuno abbia operato alcunché in quanto rimuovere sfondo nero da sfondo nero non è un'operazione appariscente. Anche la faccia della ragazza è terribilmente simile a quella del ragazzo di prima.

32 - Riprende l'effetto ottico sullo sfondo del cartellone. Ma questa volta le immagini riflesse corrispondono al vero. E il vigile, l'unico che aveva seguito il lavoro della squadra rimozione-affissione, torna a dirigere il traffico reale che nel frattempo è diventato un ingorgo spaventoso di vetture.

33 - Siamo all'interno del palazzo di vetro. Una donna prende a schiaffi un uomo nel pianerottolo dell'atrio al pianterreno.

34 - Siamo ora nell'appartamento della donna sul sofà. Il salone è sempre di un'eleganza impeccabile. Ma (ripresa panomarica) il resto dei locali della casa si trovano in uno stato di assoluto abbandono.

35 - Nell'atrio la donna picchia ancora il suo uomo. Ad un certo punto s'interrompe e guarda verso l'alto, come richiamata da un rumore. Prende il suo compagno per mano e lo conduce fuori dal palazzo.

36 - La donna sul sofà. Forse sogna. Una bambina che fa i compiti. Un uomo si avvicina alle sue spalle. Vengono inquadrate le scarpe, le solite lucidissime scarpe a noi già note. L'uomo si siede al suo fianco. Inquadratura da sotto il tavolo delle gambe dei 2 personaggi. La bambina sta scrivendo sul quaderno la stessa frase " Ti auguro di essere follemente amata". Poggia la testa sulla spalla destra dell'adulto. Poi comincia a guardarlo con aria trasognata, quasi maliziosa.Rumori di grilli come in una notte di campagna. Sempre più assordante.

37 - Il quadro "Golconda" di Renè Magritte. Due uomini vestiti come gli omini del quadro ( soprabito scuro, camicia bianca, cravatta e bombetta in testa) di fronte all'immagine. Lentamente si dissolvono. Inquadratura ravvicinatissima di 2 omini(solo 2) in bombetta del quadro come se i signori di prima fossero entrati nel dipinto.

38 - E' sera ormai. Palazzo di vetro illuminato. Fuori è parcheggiato il solito taxi, vuoto. Diremmo abbandonato frettolosamente perché ancora le chiavi sono inserite nel cruscotto ( oscilla il portachiavi) e la portiera del conducente è semiaperta.

39 - Passa un ladruncolo, si guarda attorno, monta sopra e parte via nelle vie rabbuiate del quartiere .

40 - Ultima edizione della sera. C'è uno strillone di fronte ad un'edicola, come nella più bella tradizione d'un tempo. E' un ragazzo dai capelli lunghi. Grida "Raduna, se vuoi amare". Lo si legge dal labiale. Primo piano della bocca. I denti sono spaccati ma con regolarità a formare uno strano ma definito arabesco nella cavità orale.

41 - Il cliente del taxi ed il taxista guardano il palazzo di vetro. Sembrano in trance. Il taxista neppure s'è accorto del furto.

42 - Passa accanto a loro e li supera la persona dalle scarpe lucidissime. Entra nel palazzo e di gran lena arriva al piano desiderato.

43 - Appartamento della dona nuda sol sofà . Tutto è sempre uguale a prima. Inizio di un suono di campanello.

44 - L'uomo dalle scarpe eleganti di fronte alla porta. Pare non voler demordere e continua a tenere pigiato il bottone.

45 - Il taxista e il suo cliente , all'esterno , hanno cominciato con bombolette spray ad annerire i vetri dei piani inferiori del palazzo.

46 - La mano di un anziano brandisce una ringhiera. Risalita lenta, come da marcia funebre. S'inquadra una mano sempre meno sicura ed una figura d'anziano dal di dietro. Passo dopo passo , piano dopo piano, questo vecchio uomo arriva fino al pianerottolo del piano nel quale l'uomo dalle scarpe eleganti insiste nel suo intento.

47 - Il vecchietto si avvicina. Ora lo vediamo inquadrato a figura intera. E' lo stesso che era precipitato di sotto la sera precedente. Non presenta segni di incidente. Supera l'altro e prosegue verso il piano superiore.

48 - Appartamento della donna. Si sente suonare il campanello che però ha un rumore diverso da quello dell'appartamento del piano inferiore. E' il classico "din don", non un suono prolungato e ininterrotto.

49 - La donna addormentata si sveglia e si alza. Va ad aprire ed accoglie il vecchietto abbracciandolo calorosamente. I due poi si spostano nella cucina in avanzato stato di rovina e si accomodano su sedie consunte ai lati del tavolo. Si guardano sorridendosi. La donna ha un curioso strabismo di Venere ed una palpebra più abbassata dell'altra. Ma è bellissima.....

50 - L'uomo dalle scarpe lucide è sempre alle prese col solito campanello. Giunge una pattuglia di 4 tutori dell'ordine. Parrebbero 4 gemelli. Afferranno l'uomo e lo trascinano via. L'uomo non oppone la minima resistenza. Nel trasporto trafelato perde la scarpa destra. Inquadratura di essa che, passando dall'apertura per la calzata, arriva fino nel suo interno.Solo ora il campanello cessa di suonare (Infatti mentre l'uomo veniva trasportato via il rumore non era terminato e proseguiva il suo rauco canto).

51 - Esterno del palazzo. I 4 gendarmi trascinano con loro il soggetto di cui sopra. Il taxista e il suo cliente, nel dipingere i vetri dei piani inferiori, hanno finito con l'imbrattare anche loro stessi di spray. Sono sagome nere. Desistono dal loro intento e, allontanandosi di qualche metro, tornano a guardare il palazzo come in stato catatonico.

52 - Appartamento della donna. Vengono inquadrati tutti i locali. Non c'è più nessuno.

Finale - Il taxi rubato. E' in un paesaggio di ghiacciai. Corre veloce, fino a un dirupo. Non arresta la sua corsa ma precipita. Seguiamo il veicolo durante la discesa nel vuoto. L'immagine diviene dissolvenza in nero. Poi dal buio ricaviamo l'inquadratura in primissimo piano delle scarpe a noi già note. Questa volta però la ripresa ci svela , lentamente , la figura dell'uomo. Le gambe, il bacino, il torso, le spalle. La faccia indossa una calzamaglia che nega l'ovale. Qualcuno le dà fuoco.E ci nega così anche la parola convenzionale "FINE".

 

Svelamento del mistero ( o interpretazione facile - poiché i misteri non si svelano ma tuttalpiù si "velano" ulteriormente ad ogni successiva spiegazione) : il vecchio precipitato dal piano e che alla fine va a suonare alla porta della donna sul sofà è il padre di lei ( le appare in sogno quando in esso lei è bambina). Una sua proiezione (l'uomo dalle scarpe lucide) e il lui di allora che cerca la figlia ma non riesce a trovarla ( l'impossibile amore edipico di una figlioletta per il padre ma anche del padre per la figlioletta) perché sbaglia piano dove il piano di un palazzo è il piano delle situazioni della vita. E dove il palazzo è il palazzo dei desideri essenziali dell'uomo : quelli legati all'amore.

Il resto è delirio ed unicità del meraviglioso nella quotidianità dell'uomo.

P.S. Le voci umane nelle conversazioni dirette non si sentono. Solo i rumori sono avvertibili. Non c'è musica.