Nato a Melito Porto Salvo, e cresciuto a Ferruzzano (RC), il 03-12-1964. Laureato in Lingue e Letterature Straniere all'Università di Messina, lavora come insegnante nel Centro Territoriale Permanente di Empoli e si occupa di alfabetizzazione per stranieri adulti. Nel 1999 ha pubblicato il primo libro di poesie, Le Vocali Vissute, edito dalla casa Editrice Ibiskos di Empoli. Il libro e alcuni lavori sono presenti nel Club Amici di Akkuaria (www.akkuaria.com). Ha ricevuto i seguenti premi: -Premio Gus Universitario Messina (1993); Premio La Ballata Livorno (2000); Premio finalista poesie edita Viareggio Carnevale (2000). |
Modern
T
Nell'uovo di gallina si allevano da anni embrioni
animali. Da tempo la scienza ha svelato il mistero del creare forme
viventi. Illegalmente, immagino, nel chiuso delle nazioni, gli esperimenti
sull'embrione umano prolificano. Non ditemi che non ve ne siete accorti.
La luce non ha sconfitto la tenebra per il semplice fatto che il buio
esiste. E' un accidenti di metafora in coltura, un sì passivante, che ha
spiegato il mondo al mondo. Tutto esiste. Tutto ciò che si produce
esiste. Anche per le cose create solo una volta e basta, vale lo stesso
enigma, prima l'uovo, per la gallina c'è tempo. Seguitemi. Intanto i Fatti per Forza di Cose (FFC.exe) e i Non
Nati di Diritto (NND.exe), saranno il programma realizzato della prossima
generazione. Non è più una semplice considerazione che l'uomo, il quale
da sempre ha simulato ciò che è, adesso starebbe per sostituirsi con
cloni o androgeni, macchine perfette incapaci di provare emozioni ma
astuti nel simulare, nel mentire. In futuro le macchine non solo diranno
la verità ma sapranno anche mentire. Ma non vi voglio annoiare, in quanti siete? L'Universo è nato da uno squilibrio. Quando le
parti invariabili del tutto smisero di riprodursi costantemente e in egual
misura, le parti che potremo definire materiali, cominciarono a riprodursi
in modo vertiginoso e di aggregarsi l'una all'altra, ignorando lo
squilibrio che avrebbero portato, e allo stesso tempo consapevoli di esso
(Intelligenza dell'Universo). Le Particelle materiali e le particelle
imMateriali finiscono così di esistere parallelamente, e il fatto che una
parte sia predominante sull'altra porta ad una trasformazione sostanziale,
di peso, dello stato primario delle Cose. L'illusione crea le condizioni per cui la sostituzione progressiva dell'uomo con il suo perfetto diventi realtà. Il Potere accentrato solo su una parte dell'illusione perfetta non può che generare la fine di un vuoto ma per contro, a sua volta svuotato di significato, aggredisce l'illusione e ne realizza un'altra, più consona alla propria persona. In poche parole un dittatore. Da burattinaio a sceneggiatore della storia, il Potere modifica qua e là i Codici Genetici come ad esempio tre i (iii). Capirete quanto, e come sia determinante nello sviluppo della Persona cambiare pochi ma significativi tasselli del DNA linguistico. Per esempio se cambiassimo le i con altre vocali alla frase" questa è l'Imposta, quanto all'Indennizzo è Impensabile" cosa ne verrebbe fuori? La natura conosce bene la clonazione, certe piante in particolari condizioni si riproducono identiche quale unico tentativo possibile per sopravvivere in una foresta, oppure in un deserto. E non sappiamo bene a tutt'oggi cosa sia dei deserti che popolano il mondo. Lì sono avvenute esplosioni nucleari terribili. Lì forse esistono insetti radioattivi geneticamente modificati dalle radiazioni, oppure piante velenosissime con tante bocche sulle foglie. Miriadi di virus. Lì in quel nulla assoluto dove solo il giorno e la notte sono tutto. Ho visto, a Londra, Royal Festival Hall, un reportage fotografico di figli di ex combattenti della guerra Desert Storm. Pazzesco, un bimbo con due teste e quattro braccia era il minimo letterario che potevi trovare -le fotografie sono una testimonianza in favore della verità nell'evidenza dei fatti. Quanti farmaci e antidoti questi uomini- soldato hanno ingerito e iniettato nelle vene per generare il mostro Fatto per Forza di Cose, Non Nato di Diritto? Anche ciò che non sappiamo esiste. Mi fa orrore pensare di riprodurre esseri umani e usarli come cavie per la nostra progressiva sostituzione, come se non ci bastassero più i cani, i topi, i conigli, le scimmie, i gatti. Di reliquari della vita ce ne stanno parecchi
sparsi per il mondo, i più antichi si chiamano musei d'Anatomie et d'Histologie
Pathologique, con feti conservati e bambini deformi. In questi musei
l'assoluto sembra abbia fallito la sua missione a discapito della sua
stessa perfezione. In tempi più recenti l'aberrante studio
dell'epidermide, la ricerca sui centri nervosi, le terribili sonde
gastrointestinali, quintali di cosmetici da sperimentare, la ricerca del
male, l'informazione eccessiva di una parte dell'animale sottoposto a rito
sacrificale. Non è forse il male, male per fine di bene, che ci viene
insegnato? Arriviamoci. Capita alle volte che una fabbrica smetta di
produrre le sue copie e spargere i suoi veleni, e venga dimessa e
trasformata in un museo di arte contemporanea. L'edificio rivive così nel
cuore della città, sulle rive del Tamigi ancorato dal millennium bridge
alla Cattedrale di San Paolo, raggiungibile attraversando Westmister
Bridge, costeggiando South Bank e passando sotto un ponte in mattoni
british. Vi è chiara la mappa? (La sostituzione di funzione di un edificio di questi tempi dice chiaramente la direzione su cui intervenire per la sostituzione di funzione per uso informativo, divulgativo della cultura alle masse. Oltremodo sottolinea la tendenza del mercato. Si chiude una fabbrica e se ne apre subito una on-line.) Entriamo. Il museo di arte contemporanea New Modern Tate, dispone di tre piani espositivi collegati l'un l'altro da scale mobili. Il seminterrato e il piano terra ospitano shops and caffees, per una semplice logica, carboidrati e zuccheri per evitare che lo stomaco mangi se stesso alla vista dell'arte; e ricordino gentilmente riprodotto dalla multiproduzione protetta dal copyright. Primo Piano L'evoluzione dell'arte nel corso del XX secolo
porta la data del 1917 e lo pseudonimo di R. Mutt, alias Duchamp, che a
New York presenta ad una esposizione l'orinatoio seriale con il titolo di
Fontana. L'oggetto, opera tutta d'un pezzo, pronto fatto, ready-made
scopre l'assurdo no, smette di essere volgare no, cambia e per certi versi
blocca il concetto che una scultura debba essere unica e irripetibile. Che
Duchamp abbia esposto molti oggetti di uso quotidiano come a opere d'arte,
e queste opere in un museo, non è motivo di discussione. Se egli abbia
voluto dire che l'arte allora era robaccia, o almeno che molta produzione
di allora fosse stata robaccia, allora ci ha preso in giro. Se abbia
voluto esprimere la sensazione che l'avanguardia nata sotto buoni auspici
si stava sempre più avvicinando a formule accademiche, tradendo, in
questo senso, lo spirito iniziale, sono fatti di cui se ne poterebbe
discutere. Ma resta il convincimento che con Duchamp l'arte ottocentesca
chiude i battenti simbolici e apre un nuovo corso tutto intriso di
sensazioni. Dadaumpa! Nel cabaret Voltair di Zurigo dove Tristan Zara
sculettava, e pare abbia coniugato il termine Dada infilando a caso un
lapis in un dizionario. La nascita del culto della casualità negli anni
della prima guerra mondiale ha cambiato radicalmente il concetto di arte,
il modo di fare arte, la reperibilità dell'arte, la sostituzione della
figura con il concetto e quindi con l'astrazione, tanto da provocare
perfino una guerra mondiale. Non tutti i mali vengono per nuocere deve aver pensato in russo Kandinskij quando rientrando a casa una sera in tarda età, dopo una carriera di avvocatura, rientrava nel suo studio con il cavalletto e i colori. La luce quella sera illuminava un quadro posto a terra e capovolto. La debole luce della sera confondeva le figure e gli oggetti dipinti nel quadro, tanto che egli stesso non si ricordava più qual era il soggetto. Solo luce e colori. Scrisse più tardi Kandiskij, che seppe allora che l'oggetto nuoceva alla sua pittura. Così ho letto. Non vi viene da ridere? Nel senso buono certo. Per quale vie si manifesta il senso della cosa? Picasso invece, più di altri ha subito una
progressiva sostituzione nella sua grande produzione a cavallo del
simbolismo, nel suo primo periodo, quello blu, e il cubismo. Una totale
manomissione della figura. Un modo nuovo con cui i colori e le forme
scoprirono la realtà che evidentemente non era quella che si immaginava
che fosse. Non c'è altra spiegazione, altrimenti non si capirebbe una
rivoluzione come lo è stata l'avvento del moderno. La cyborg testa in
bronzo fatta da Picasso in tre dimensioni assieme all'invenzione del
collage, non sono forse da considerarsi segni premonitori di uno sviluppo
costante? E Fontana che squarcia la tela. Non si potrebbe magari pensare
al gesto di uno psicopatico, di un artista che si sentiva fallito perché
non riusciva veramente a dipingere, e che in un momento di sconforto con
rabbia, abbia tagliato e bucherellato la tela? Sia andato oltre il quadro.
Un po' come il caso Kandinskij. Invece no, troppo semplice e quindi troppo
vicino al vero. E' solo il pensiero quello che conta, il concetto, per cui
il quadro è solo una forma che contiene un'idea esemplificata in una
serie di gesti. Secondo Piano Alla New Modern Tate l'arte visiva esposta è tutta concettuale, gli ultimi arrivi freschi freschi sono devoti di Duchamp, solo che mentre lui esponeva oggetti banali e dissacranti come il pisciatoio, i nuovi adepti espongono un oggetto concettuale concettualizzato, dotandolo allo stesso tempo di un movimento. L'oggetto si anima e si esprime con l'unico linguaggio che possiede: il pianoforte si sbrindella ed emette suoni (gli ultimi gemiti della musica), la testa gigante di resina sputa ai passanti, i sassi enormi sono disposti come a delimitare un sentiero, un busto di donna è riempito di rocchette di filo, e un artista ha incollato tutte le suppellettili e tazze e tovaglioli e cicche, facendo un quadro della sua tavola imbandita per la colazione. Da quest'altra parte ci sono lamiere incollate sulla tela, oppure la macchina -archetipo arrugginita in questa stessa stanza con il quotidiano appiccicato e due grandi quadri con molto rosso. La vita in questa stanza procede per temi individuali e associazioni collettive. Le particelle materiali velocizzate si attirano come calamite. L'arte è quel superbo spirito che caparbi e grevi umani cercano costantemente sicuri di esserne degni. E tutti ci credono. Come nel caso delle opere in questa sala. Nelle teche fiori appassiti incollati su fogli di
carta firmati dall'artista che ha anche scritto un elenco di nomi di altri
grandi artisti inserendovi anche il suo su un foglio di carta intestata di
un Hotel. Altri fiori appassiti sui muri che nemmeno sono fiori rari tanto
da pensare che quest'artista ha messo a repentaglio la propria vita
ricercando nel mondo fiori rari, probabilmente alcuni ora estinti, ma
semplici fiori di campo con una firma sotto. E' questo il concetto. La
sostituzione. La burla del secolo. Land Art si chiama. Ci piacerebbe che
sull'indicazione del nome dell'artista e della sua opera, nella targhetta
attaccata al muro, fosse riportato anche il costo della realizzazione e
trasporto e collocazione, per esempio di questa enorme roccia, nuda e
cruda, con accanto una buccia di banana. Ci sarebbe anche da domandarsi a
quanto ammonta il costo delle bucce di banana in un anno di visite. L'arte non è un concetto, ma esiste il concetto dell'arte e la logica del mercato. L'arte per esempio è nelle statue in bronzo di Giacometti, figure che esprimono tutta l'ossessione della forma. Nei quadri di Bacon, un tormento di colori e una sofferenza inquietante. Nei quadri di Freud drammi e i mali della psiche. In alcuni sogni di Dalì. Nei dipinti di Max Ernst, come per esempio L'elefante di Célèbes, tanto da farci pensare che forse Ernst aveva fin d'allora chiaro in mente ciò che poi sarebbe diventato a tutti gli effetti un aspirapolvere. Percorso in uscita André Breton, Richard Hulsenbeck, Casimir Malevic,
Tommaso Marinetti, Le Corbusier, ognuno di loro ha scritto un manifesto
per una nuova arte. Un'Arte sempre più ardita che inventava nuovi e
diversi linguaggi, puntualmente realizzati e che avrebbero cambiato il
mondo. Importanti manifesti che di volta in volta dichiaravano che
l'architettura dovesse essere razionale e funzionale, dalle linee
essenziali, di arredamento (Mondrian in pittura); che l'arte si era
fregiata di una nuova bellezza, la velocità; che tutte le cose sarebbero
svanite di fronte alla nuova cultura suprematista; che l'ironia e la
dissacrazione avrebbero cambiato ogni percezione, fino al manifesto dei
surrealisti e la fede nell'onnipotenza del sogno. Non vi sembra che ci
abbiano preso in giro? Roy Lichtenstein e Andy Warhol non pensate che con
la loro ineluttabile accettazione dell'impersonale, della macchina, degli
oggetti uguali, abbiano voluto abbandonarci definitivamente al destino
della sostituzione, in preda alle nostre abitudini?
LUISA L'ultima volta che aveva visto Paul, Luisa aveva pianto tutto il the che aveva bevuto, e le lacrime rossastre profumavano di bergamotto. Paul viveva nei Clubs, per incontrarlo bisognava visitarne molti ad ogni ora del giorno e della notte. Il SimilPelle con i suoi due androni su diversi piani è il locale più frequentato dai giovani di Parigi. All'uscita il metal detector è sempre in funzione. I pavimenti appiccicaticci del SimilPelle quella sera mettevano a dura prova le scarpe di Luisa. -"L'allitterazione impietosisce il testo." Pensava Luisa mentre si addentrava nello stomaco del suono. "Storicamente essa ha costituito l'ossatura del ritmo." Gli specchi e i muri di vernice nera guidavano alle due sale. -"Uno si vergognava di sé per aver preso solo cinque pastiglie e i drivers erano tutti spariti". Una voce senza campo, felice, perfettamente in tono con la musica, parlava con le braccia alzate all'unisono dell'OOOOou che si sprigionava sulla pista. Luisa fece appena in tempo a girarsi che i bordi della pista macinarono i due ragazzi e tutti quelli che si avvicinavano. Il mondo leggero della musica a bite impossibili comprimeva i corpi resi aerei dall'ecstasy, tanto che dalla spremitura una colonna di energia alimentava le luci e i riflettori. Paul stava bevendo una birra al banco del bar e le punte dei capelli corti simili a serpentelli si muovevano sotto i faretti colorati. Il pantalone di pelle di Paul trasudava birra. - Ciao Paul. Hey, Luisa cosa ti porta da queste parti, gli estratti di un romanzo? Luisa avvolta in uno scialle nero con rose rosse, malferma sulle gambe, con le dita scarne della mano, si schiarisce la voce. - Torno adesso da un luogo dove ho scoperto, nel silenzio, la mia vera natura di donna. Quando sei in vita le parole sono come un gioco infinito che non sai mai se hai vinto. I dialoghi creano solo conflitti. Ero come compressa in me stessa. Mi avvelenavo di moda e di tagli per i capelli. Ti sembrerà strano, e anch'io dapprima non volevo crederci. Non so come sarà in futuro. Penso che bisognerà ricostruire gran parte. Grazie per la cartolina, Paul. - Merda Lewis, sembra che tu sia finita proprio lì. Ti sento come espansa, allargata, allungata, mentre ti vedo sottile al solito. Siediti su questo baby sit, ormai non mi lasciano più respirare, mi soffocano. Se tu vuoi, il numero uno dei Drivers ti porterà dove nemmeno te lo immagini. Un coctail di lassativi, oppure un tiraggio coi tubicini di candeggina addizionata, che smacchia perfettamente l'inchiostro delle banconote. Sarai un'altra. Sarai ancora te stessa. Di là dalle colonne il suono sembrava lacerare tutti i gesti dei danzanti. Era una lotta a chi sudava di più, a chi sbavava di più a chi andava più volte in bagno a chi beveva beveva. Paul aprì la mano e dai pori allargati a ventose, appena macchiate di liquido sanguinale, apparvero sette pasticche bianche a ruota della fortuna. Gli occhi di Paul fecero Jeck Pot all'istante come la pessima spazzatura in prosa scriverebbe, mentre le luci viola ultraviolette cancellavano i bordi scuri delle figure in movimento. Quattro canottiere bianche si abbracciavano all'entrata vicino alle scale. Luisa buttò giù un negroni. All'uscita il metal detector era sempre in funzione. Luisa guardò il popolo transennato messo davanti allo scheletro del mondo passargli accanto come una pallina del flipper.
TIMES NEW ROMAN Sarai sicuramente stanco.
- Se venissero fuori con la scusa che bisognerà prima distribuire i pezzi, non sarà facile prendersi una vacanza. Tu piuttosto partirai ancora una volta da sola? Andrai a Monotype Corsiva? Le unghie smaltate di lei simili a dischetti hard rossi profumati di creme dagli scatti veloci e convulsi richiudono in un colpo il cofanetto della cipria. -No, questa volta No! Se partissi mi perderei sicuramente qualcosa. Dal segretair la scacchiera elettronica fa una mossa. Lei si alza sicura e spedita grattandosi il naso. I capelli sono di pura seta nera. - Lo Head File ha rivelato due particolari di cui non si è ancora trovata una risposta. Il Metallo Rosa servirà a scindere il tempo necessario solo per la frazione di otto secondi. Uneternità. E i buchi neri nello spettro che tu vedi non hanno sufficiente forza di attrazione. Non vi sono punti privilegiati nellespansione. Dalla lunetta la luce dei grattacieli entra con i bagliori verdi e gialli in movimento. La stanza è greve ed asettica. La donna si siede come se non si fosse mai seduta prima. Lultima esplosione che ha dato origine alla nuova galassia, Tahoma, è stata di proporzioni mai misurate prima. Lavvicinamento del modulo BZ1Logowor ha messo in serio pericolo tutte le strumentazioni di bordo. Alla fine siamo arrivati ad una conclusione.
La donna si dirige verso la parete e materializza uno schermo. Il grafico sullo schermo mostra la prevalenza della linea blu in accelerazione rispetto alle altre. La teoria di Gill Sans Ultra Bold confermerebbe lesito di deviare la corsa della cellula madre di ritorno verso uno dei buchi neri che incontra nel suo percorso.
Lui si avvicina a lei. La luce della lunetta dà forma e colore al mobilio. Cè un aggiornamento sul fronte Rockwell Condensed, con un filmato.
La parete dove loro erano presso si illumina di stelle in movimento. In costante accelerazione, scontrandosi a volte tra loro, i corpi celesti che esplodono, senza nessuna direzione o punto a cui tendere, danno vita a nuovi ammassi e galassie. Un bruco nero enorme scintillante è in corsa verso lespansione, il Redshift zero, mangiando tutto ciò che incontra. Luniverso creato. La donna muta daspetto. Dagli zigomi stagliati nella penombra si riflette il caos violento della corsa della cellula di ritorno nella gincana, nella parte vuota illuminata delle retrovie, in corsa, abilmente schivando i buchi neri.
Abbiamo solo lo 0,001% della massa ipocalorica necessaria, e non ci sono al momento supernove pronte ad implodere con cui caricare il Wingdings.
Luniverso aperto con la decelerazione della massa gravitazionale o luniverso chiuso con le grandi depressioni, la densità inferiore a 1? Tutto ciò non ferma la corsa. La nuova legge fisica non è stata mai applicata prima dora.
La stanza non è più la stessa. La luce chiara degli smalti bianchi cade liquefatta sul pavimento. Il pavimento è la finestra della stanza. Invia i dati e che tutti stiano pronti.
La donna guarda un punto fisso. Lui si gira e scompare.
La Teoria di Gill Sans Ultra Bold La Supernova.
Confermo le mie supposizioni. La mia idea, ti ripeto, muove da questa considerazione: se la stella che tu vedi adesso è la stella che è stata e che non cè più, sparita sette miliardi di anni fa, e di cui solo ora tu hai potuto vedere la luce, allora è forse possibile che ciò che oggi siamo è ciò che siamo stati. Se tu guardi la stella che è stata, probabilmente luniverso guarda te che sei stato. Il nostro presente è il presente che lumanità vive nel passato.
Dal segretair la scacchiera elettronica fa una mossa. Lui preme un tasto. Una voce meccanica: - la partita è in corso con lutente 01428M. Ricominciare una nuova partita? |