Marco Limiti

ho pubblicato un libro di poesie con la casa editrice "Dell' Oleandro". Dal 1999 sono presidente dell'associazione culturale "Progetto Cultura", con la quale ha pubblicato un libro di poesie di Daniele Leoni: "Grido di Gloria".

COME AMICA, COME AMICA

[Prato di un parco EUR, poeta che recita "come amica, come amica " di R. Alberti, soggettiva del poeta del pubblico, lì Petronio e Leda, dopo spettacolo folgorazione visiva, poi dissolvenza.]

( festa, monologo di Petronio,)
Tutti gli uomini sono mortali, io sono un uomo, io sono mortale.
La logica è la base di ogni concetto.
Tutto è semplice esercizio, accettare ed essere accettati, niente di più facile.
Amare poi è la fine di un percorso che mette in gioco una rete di persone.
E quando rimasi solo tutto me stesso si rintanò nella depressione. Io amavo Bianca e lei mi diviene lesbica. 15 anni di conoscenza. Quando si dice di conoscere una persona….
Eppure non sono il primo né sarò l'ultimo. Comunque la compagna di mia moglie è bisex, a lei piace tutto il fiume, non si contenta di una sponda. Ebbene se la mia amata Bianca ama Leda io dovrò amare Leda. Io la vedo specchiata nell'amore che provavo per Bianca.
E così fu. Non so cosa ebbe lei il primo incontro di così dolce. E mi portava via la mia Bianca e io l'amavo. Che sciocco, eppure era tutta lì, radiosa come una piuma fluida come un bacio del medioevo, passionale come un poema.
Ed ora loro due stanno insieme, vanno al cinema, si regalano libri di poesia, magari 'Alberti, e fra una poesia e l'altra si baciano( sguardo mezzo eccitato come per dire PERO'). Ecco, Si ameranno la notte fra le 12 e le 12 ed 1 come usavo fare io con mi moglie o ma che dico le donne non hanno la iaculazio precox, loro potranno toccare il fondo, oh mio dio che tristezza. Quanto la amo, che profuma hanno le sue spalle lussuose sommerse da quei riccioli. In fondo chi è: una nuova dea, un'odierna sirena. Tutte balle. Cazzo guarda le si vede mezza tetta.
Eccole Sodoma e Gomorra a parlare beate, mentre io qui a monologare. Che schifo. Avessi almeno in testa un qualche sogno senza di lei, invece mi è impossibile sciogliere quel nodo, ho sempre lei fissa davanti agli occhi e non posso tornare all'inquadratura precedente, e le successive sono tutte piene della sua dolcissima monotonia.

Eccola si alzano, vengono qua, ed ora. Avrò la cerniera chiusa, forse ho le mani sudate, Cazzo neanche le avessi tenute nel punch tutto questo tempo.
Bianca: " ciao Petronio lei è Leda"
P: ciao, come? Leda? Ma non vedo il cigno, LEI: Originale, veramente originale[falso sorriso] LUI [pensa "vai così che ho fatto colpo."]
Loro: andiamo,
P: E dove andiamo?
Loro: no, NOI andiamo,
P: ah Voi andate, e dove andate?
Leda: Andiamo casa, sono distrutta,( con falsa timidezza)
P: distrutta, bè se lo eri, adesso a vederti bene sembra che t'ha ricostruita proprio per benino, sei stata tu cara, Ottimo lavoro, di fino.(alza il pollice e strizza l'occhio.)
Leda: Oggi ho girato tre pub.
P.: attrice?
L: insomma, attrice, sono il corpo delle pub. Se si deve inquadrare un sedere, puoi giurarci che quello è il mio, così anche per i seni e le gambe. [la prossima inq. È petronio che innanzi alla tv, cambia canale cercando tutte le pub.]
P( alla ex) : ebbe questa è tutta per te, ( in silenzio) che c'hai delle foto…
Ex (scocciata ) Andiamo.
L: ma dai restiamo ancora un po' il tuo ex è così buffo,
Ex e lo era anche a letto, ogni notte una nuova risata.
(tutti ridono)
Ragionando Io le amo, loro sono donne io amo le donne. Cazzo quanto è vero!( intanto le due bisbigliano)
P:rivolto alle due: se volete io sono libero per i prossimi anni e ho ancora qualche ora di buffone. Aspettate che avverto il mio amico Corrado e sono subito da voi.
Petronio va da Corrado [massimo] che sta in compagnia di una donna appariscente: Corrado, corrado[ lo chiama sotto voce, Egli gli fa segno di andare da lui] ciao petrò lei è Siria, chiedigli che lavoro fa!?
Petr. Dai non ho tempo devo scappare, lei, sai quando ti dicevo: non succede ma se succede? [gesto d'intesa con Corrado] è successo, ci ho parlato è ottima, esco con loro. [con calma si rivolge a Siria ]Che lavoro fa?
Siria[con una voce da sturbo]: faccio la doppiatrice di film hard.
Corrado: ed ora ha promesso di farmi sentire tutto il suo repertorio.
Petronio pensa: certo che non c'è in questo posto chi abbia un lavoro normale, tutto un giro di prestiti, e che tutto in una donna non ci può essere, o il corpo, o la mente, o la voce, o la maternità. Tutto in una donna ma si che c'è: Leda.
A Corrado:devo scappare chiamami, buon divertimento, [a lei ciao]
[intanto c'è una discussione fra le donne, ].
Bianca: va bene andiamo con lui ma taci sul recital di Alberti, non dire nulla; Capito?
Leda: si, niente Alberti.
Petro. Eccomi qua, in tempo per uscire
Escono,.-
Leda a Petronio: sai abbiamo visto l'ultimo di Allen.
Petronio: Allen, è anche il mio regista preferito, vero Bianca.? L'ultimo per caso è quello che inizia con quella litigata.
Bianca annuisce
Petro: ah, quante litigate, insieme, e quante paci, pattuite a baci e sesso.
Bianca: dai falla finita con questo sesso, abbiamo litigato 113 volte ed abbiamo fatto pace solo 96. Le altre il discorso cadeva senza che nessuno dei due avesse chiesto perdono, scusa o si sentisse mortificato.
Petro. Vedi sei troppo precisa, pignola, sai tutto, ti ricordi tutto, magari ti ricordi anche quando ci siamo lasciati.
Bianca: la notte del 28 ottobre
[qualche 10 secondi di silenzio]
Leda: che fai Nella vita.?
Risposta virtuale: ti sogno, ti penso , ti voglio, ti respiro, ti guardotittitititititititi.
Risposta reale: Ti… TI…. Tipografo, bè veramente Editore. Sai libri, libretti, libroni, librettini, librelli, tutto tranne che libracci.
Lei ride e lui: continua a ridere bella che ho letto che c'è un sottile legame, ma c'è fra la risata e lo stimolo sex. Si strofina le mani con sguardo inebetito.
Leda e la ex : che hai freddo?
P:No, no brividi, brivdi. E così finimmo ridendo a letto, dove non ci fu spazio per ridere, neanche tempo, arrivammo all'alba che eravamo in simbiosi, lei mangiava ed io ingrassavo. Che bello essere coppia. [a letto panoramica del subito dopo, e primi piani, poi pensieri di lui]. Le sarò piaciuto? Chiederlo sembra volgare ma, aspetta, genio, certo che le sono piaciuto, lei abituata ad una vuota forma, io invece, grande prestazione, grande tempo, quasi 5 minuti[ faccia soddisfatta], chissà da quanto tempo lei non….
Leda: ah, sei stato geniale, da quanto tempo non…
P: cazzo neanche una scopata e già mi legge nel pensiero, fra qualche mese mi comanderà con lo sguardo. Mi costringerà a partorire, mi farà allattare…[sconvolto viene interotto dal gesto che leda fa per avvicinarsi alui]
Leda: che bello avrò dei bambini, io li ho sempre voluti era Bianca che non li voleva, sarò mamma.
P: oh, oh è la fine.

[Passa qualche mese. Bianca nascosta dietro un muro spia la coppia felice, cercare di non copiare Bianca di Moretti] Ma guarda quanto se la godono[ loro si gustano un gelato, ridono con rumore, si baciano], a lei non è mai piaciuto baciarsi in pubblico. Quanto è cambiata. Prima era lesbica. Eppure io sono innamorata ancora, sento ancora il cuore che mi batte, sotto questo aspetto da dura brilla un piccolo sogno d'essere amata in maniera totale, come il poeta ama la sua penna , il pittore la tela sulla quale spiegherà i colori del suo amore e la sua gioia.
Bianca dice ti amo nello stesso momento nel quale lo pronunzia Leda a Petronio.
[Ripresa della coppia che parla] leda: il parco, che bello il parco, con tutti gli animali dei parchi, chissà se esistono uccelli lesbiche.
Petro: Mi pare una contraddizione.
Leda: Spiritoso, dicevo sul serio, se esistono, e vanno portate sulla retta via[urla ai rami Gli uccelli scappano ma lei ne è ignara ]: A tutti gli uccelli che sono diversi, diventate normali scoprite la gioia del vero sesso, amate, amate.
Petr. [se ne vergogna e pensa]: e questa è quella che ha in se tutte le qualità, il sesso con uno stallone le deve aver fuso qualche rotella, il troppo godere porta alla follia,[ faccia soddisfatta] ho dovuto smettere anche la masturbazione.
Ripensa alla sua vecchia donna, a sua moglie, con un po' di nostalgia. Lei si che era intelligente, mica parlava agli animali, bè, solo a quello attaccato al mio corpo ma almeno non gli ha doto un nome non come leda che….
Leda all'orecchio di Petro: come se ne sta l'orsettino nella pattina gli manca la sua micetta?
Petro.: e non lo so. S'è preso qualche attimo di ferie. [ vede Bianca che li spia] con una scusa s'allontana da Leda[ sogg. Di Bianca]
Petronio a Bianca: ehi che ci fai qui in pieno giorno, animale notturno, rovina dei mariti. [Bianca se la prende e lui con dolcezza le accarezza una guancia poi scende sulle labbra, bacio]
Petro[ dopo il bacio, gesto come per riprendersi]: ohi, ohi quante labbra possono dire d'essere state baciate in modo
angelico da un vero angelo del cielo sceso sulla terra.
Bianca: che sei diventato pazzo.
Petro: ma che pazzo, io ti amo.
B:mi ami? E Leda?
P:Leda è stato un lampo, tu sei nella mia vita come una pietra, occupi tutto il mio spazio, se l'amore è pienezza io sono colmo, scoppio. Mi sei mancata un casino, mi mancava persino la tua pistola e il modo in cui la smontavi e la rimontavi con le tue piccole mani capaci.
B: se ti è mancata anche la mia pistola allora mi ami davvero.[si abbracciano e si baciano. Inq. Di leda sola sulla panchina che si guarda intorno.]
Petr. Pensa: è tornata la magia fra noi, l'incantesimo non s'era spezzato soltanto interrotto, ora potrò essere felice. Farò finalmente delle battute alle quali la mia compagna riderà, si andrà al cinema ed osserveremo le attrici con commenti piccanti e potrò commentare il film ad una testolina in grado di rispondermi.

[Dopo qualche altro mese Leda che spia la coppia dal medesimo posto nel quale spiava Bianca dice {capire bene il quando}dice: Ma guarda petronio neanche la fantasia di portarla in un altro posto, gli uomini hanno proprio poca fantasia, che vergogna ]
Petronio: che felicità, chi l'avrebbe mai detto che saremmo tornati insieme, mille cartomanti m'avevano detto altrimenti, ma grazie a Dio tutto è finito per il meglio.
Bianca:tutto per il meglio[quasi ironica ] io, te e[pensando] la luna che fisso le notti dopo che in un minuto…che rammarico per la storia con Leda buttata al vento per questo citrullo. E quanta invidia provava la luna per quelle notti di fuoco sotto le coperte e pure sopra.
Petronio: bianca, Bianca che sei nervosa, hai le tue "cosine" [gesto delle virgolette]
Bianca: non, non penso, voi uomini appena una è un po' sulle sue, gli rode un po' non appena si è leggermente scontrose o distratte pensate subito alle nostre "Cosine" come dici tu. Non è che in quel periodo si cambi e crescano i denti, o si cambi carattere e si diventi un'altra.
Petr: calma scusa, non ti scaldare, almeno non in pubblico[scherzoso], non è che io ne sia un esperto, come maschio ne sono immune dalla nascita
Bianca: [pensa] patetico si dice maschio, se lui è un maschio preferivo Leda, dolce e premurosa, attenta ad ogni minima cosa, spiritosa, ordinata, originale.[ mentre pensa questi aggettivi la vede e gli ultimi vengono, in una progressione, quasi urlati,]
Petr: amore cosa è ordinata e originale?
Bianca: [arrampicandosi sugli specchi] emm, oggi, questa bella giornata, io vado ad innamorarmi il naso, cioè ad incipriarmi il naso.
Petro: ma che c'entra? E poi non hai la cipria, ho dimenticato di comprarla. E pure il pane. E non ho buttato la mondezza. Non ho tirato su la tavoletta.[ queste dimenticanze dette sempre in diminuendo] le dico tutte le cose brutte, le belle al ritorno, quando mi ritorneranno in mente.
[ Bianca si reca da Leda, si salutano]
Leda: sei felice?
Bianca: con chi, con lui, vuoi scherzare. Come t'ho detto l'uniche risate con lui le faccio mentre l'amore ma durante quello non vorrei ridere, e rido pure poco. [ridono loro] e si stringono le dita [inq. Di Petronio che guarda fisso un punto.] Petronio per quanto possa essere geniale non è in grado di tenere una donna. Non è capace di rinnovare, sempre le sue dimenticanze, Leda dice: anche con te senza pane, senza cipria, non buttava la mondezza e non tirava mai la tavoletta su. Bianca: si anche con te.
Entrambe: come sono banali i maschi, prevedibili, e comuni.
[Si abbracciano] Leda: quanto mi mancava il profumo dei tuoi capelli al mattino. E la tua pistola poi, quel modo di montarla e rimontarla rapidamente ma perfettamente.
Bianca: si ti amo.
Leda: ti amo anch'io [vanno via insieme mano nella mano] inq. Petronio solo sulla panchina. Dissolvenzza

Ho sentito dire che l'amore è un rapporto a tre, niente di più vero. L'amore si fa in due ma si vive in tre. In tre ci sono tre coppie e per tre volte uno rimane solo. Prende il numero aspetta il suo turno, ed è fatto. L'amore è un ciclo, più lungo di un mensile e più corto di una vita ma gira. L'amore è una giostra è un gioco simile al lotto. Tutti giocano l'ambo noi giochiamo un terno. Vincente.

Ripetizione dei versi di Alberti, ma 2 volte dissolvenza alla metà della ripetizione.


LA MASCHERA DI CHI AMI

La maschera

Inquadratura di vari pezzi del volto umano maschile: naso, occhi, orecchie, fronte, bocca, labbra. [musica di Valens].
Il volto si completa nella totalità di un viso.
Petronio cammina allegro sotto il sole che oramai non scalda +, siamo a novembre.
inquadratura dei singoli pezzi del suo volto, naso suo si allarga l'immagine ed è il naso di un'altro che abbraccia una donna, un'altro la bacia.....
così via per tutti gli altri pezzi e c'è sempre quella stessa donna, seduta, accanto, in piedi, distratta......

Primo piano suo:"ed ora sarà mia finché morte non ci separi".

VFC:"petr. sa bene dove abita, sa tutto di lei anche è passato nella sua vita lentamente per 7 anni, anni di litigi, di tradimenti, di sgambetti reciproci di cattiverie.... avete capito la storia. [si guarda riflesso in una vetrina] contento:"ora dirigo io le danze!!, quanto sarà passato dall'ultima volta che l'ho vista, 5-6 mesi....ebbene io saprò chi guarderò ma non viceversa" e s'incammina verso una strada che lo porterà da lei".


chi ami

"Eccola, è cambiata!"la guarda da una vetrina di bar [lei è seduta su una sedia si un tavolino, pare aspettare qualcuno, si guarda intorno ma non vede petronio]
Egli entra con fierezza, non degna di uno sguardo nessuno. Si siede acconto a lei senza frasi guardare, poi legge un biglietto si gira verso di lei e le dice:"scusa, questo deve essere tuo, stava lì per terra l'ho raccolto, mi dispiace d'averlo letto!!! "le porge il biglietto e quasi con un inchino la saluta e si dilegua. LEI rimane con lo sguardo fisso nel vuoto, arrivo un lui. La bacia e lei si risveglia, mette il biglietto in tasca. poco dopo lei va in bagno apre il biglietto e legge la frase "POTER INDOSSARE LA MASCHERA DI CHI AMI" senza alcuna firma solamente un grosso +. ripiega il biglietto e ritorna da LUI.

VFC"sarebbe bello poter inquadrare un cambiamento, ma sia tratta in verità di un'alterazione che neanche il passaggio improvviso del giorno con la notte potrebbe assomigliarvi."


Ancora il viso di lui in primo piano, sta in casa sopra i mobili ci sono foto che però non ritraggono lui ma un'altro, in poche c'è anche lei, stanno assieme ma lui non ride mai. Anzi è triste.
Petronio indaffarato sposta mobili, altri li mette da una parte come da buttare, prende i vestiti dagli armadi e li butta nel camino urlando "TUTTO NUOVO, voglio tutto nuovo.... tranne LEI". la sua mano prende di scatto le foto e le scaraventa dentro una busta nera, si intravedono ancora i visi. si vede un pupazzo che raccoglie dall'angolo, lo posa sul letto. Dissolvenza di qualche secondo.

Stesso pupazzo altro letto, quello di LEI, Due corpi si abbracciano e si baciano. lui spoglia lei
Petronio che si sta allenando, sacco, pugni, calci. e dice"io l'ho vestita e lui la sveste".....sembra incazzato.

Appena uscito dalla palestra una donna si avvicina a lui e gli dice:" Sai solo dare calci e pugni oppure sai fare pure carezze? [lei cerca di prendergli le mani, lui si ritrae] pensa:" quanto sono stronze le donne!!!!!!!!!! con i belli fanno le sciolte, loro.Se sei solo carino per farle parlare le devi torturare!!"



usciti in strada lui vede LEI e viceversa punto e basta.

Ma Petronio rimane con l'altra e vanno via assieme, lui fa il figo, cerca di eccitarla, di portarla al massimo di desiderio e da quello che lei fa sembra riuscirci, molti sguardi, molte parole ma....
appena arrivati ed entrati a casa sua, sul letto lei nuda, lei pure si baciano poi al + bello lui dice:"possiamo pure scopare ma io amo un'altra!" lei lo tempesta di baci e risponde fra gemiti "OK, OK", lui allora ribatte:
"non ce la faccio, sei troppo stronza" s'alza si veste e se ne va. lei impietrita, non sa che fare dissolvenza.

La rivede per strada che cammina. LEI sorride lui no!!

cammina verso un grande palazzo dove sa che lavora LEI. è la segreteria di un'università.
Lui si mette pazientemente in fila e molte donne lo guardano e ridicchiano egli guarda solo avanti, la piccola finestra che la incornicia, un riquadro magnifico. arriva il suo turno e non se ne accorge. LEI è intenta a scrivere e con astio classico degli impiegati dice:"allora, cosa desidera?" ma non appena alza lo sguardo e lo vede cambia atteggiamento: Ciao ci si rivede? ti posso aiutare?" petr. risponde " sì, vorrei sapere come cambiare facoltà." Lei prende dei moduli scrive qualcosa e li consegna a lui :"ecco è scritto tutto qui! a presto" lui "addio". Alcuni si girano e commentano"addio chi la usa oramai!!"altri "orami chi usa oramai."

Petronio è uscito all'aria aperta, guarda i moduli vede su di essi un numero di telefono con scritto "chiamami!". lui dice :"non è il momento". e butta i moduli...."eppoi il numero lo so a memoria" .

Una che avrà si e no 18 anni se lo guarda bene bene e poi esordisce dicendo:"Perché stasera non usciamo?" petronio neanche la guarda si gira e parla fra se e se dicendo "cazzo avrà 18 anni, che ragazze ci sono oggi....che schifo..."

Petronio è soddisfatto, contento, sente s'essersi preso una bella rivincita sulle donne.



Mattina lui si sveglia s'alza, etc etc. Poi va allo specchio e non si riconosce......ma si piace e questo è l'importante. Si veste [particolari della vestizione, quasi un rito] Esce...

Una voce gli urla qualcosa, si gira c'è uno che corre verso di lui pare volerlo pistare, quello gli dice"stronzo dove cazzo hai preso questo vestito, questo è di petronio, l'ha comprato a Parigi....." "
P:"calmo daniè,sono io...."
D:"allora l'hai fatto davvero, sei un fottuto matto del cazzo, solo per una sciaquetta,"
P:"Cerca di stare buono, ho tutto sotto controllo..."
D:"ma porca puttana eccola, sta venendo qua...."
P:"ora che cazzo gli diciamo"

il cane di LEI corre verso petronio ed inizia a festeggiarlo.
LEI:" ciao daniele, chi è il tuo misterioso amico...."
D:"lui è ... cioè, sarebbe"
p:"CIAO io sono petronio"
lei:" il mio secondo petronio, dato il nome penso non ce ne saranno altri.."
P:"Io ne sono sicuro"....
Daniele è rimasto imbambolato. Questi 2 si guardano fissi negli occhi da molti secondi...
Dissolvenza.

E' quasi notte, tira vento. Lei cammina con indosso la giacca di PEtr. lei è stretta a lui.

si baciano..Dopo lei dice"ha un buon sapore, sai di familiare, di conosciuto... che felicità" LUi la bacia e lei si lascia andare.

giorno fatto, letto sfatto, rumore di doccia, cantericcio, prima di una sola voce poi le voce sono 2, fanno la doccia assieme, si parlano e sia baciano DISSOLVENZA,
Loro escono in accappatoio e
lei dice "Non l'ho mai fatto così...."
Lui [neanche la fa finire di parlare]: "come no???"
lei:"e tu che ne sai?!?!?!?!"[con faccia sospetta]
LUI [cercando di arrampicarsi sugli specchi]:"bè lo immagino... solamente... sai si era così stretti eppure tu sapevi arrabbattarti...." [sospiro di sollievo].

[ la camera si sposta sulla finestra con il sole del mattino dopo poco si fa sera]
LEI lo guarda e gli dice:"guardarti mi fa stare bene, mi rende contenta, sei proprio bello..."
petronio:" anche tu sei bella, lo sei sempre stata anche quando non eri così magra!!!"
Lei [incuriosita]:"ah si e quando sarei stata grassa"
Lui:"chi ha detto grassa???? io no di certo...cmq introno ai 18 anni"
LEI:"ma tu non mi conoscevi"
Lui [cercando una soluzione]:" bè ho visto le foto [ e l'abbraccia]"
lei:" credevo d'averle levate tutte le foto di quel periodo....[lui la bacia] dissolvenza

Lui torna a casa apre la porta... musica alta... spalanca la porta della sua stanza e vede Lei che sta scopando con il vecchio petronio......

Petronio[ma non si sa quale dei 2, inq. di spalle, nuca] si sveglia all'improvviso urlando [sta seduto ad un tavolo], tutti lo guardano s'alza in piedi e s'allontana distratto di spalle .... il cameriere lo rincorre perché non ha pagato. fine

 


LE REGOLE DEL COMPROMESSO

1 coppia al telefono sta decidendo su dove andare. Tranquillamente ad un accordo senza che sia sorta alcuna discussione.

Petronio:"dove andiamo?" Biancamaria:"andiamo al cinema oppure al Bowling?" P:" Al cinema fanno un bel film?" B:" allora andiamo al cinema. Ci vediamo alla solita ora ?" P:"ok, ti faccio uno squillo al cellulare e scendi...."

. Appena la telefonata finisce entrambi mettono via una foglietto e ne prendono un'altro che iniziano a leggere sempre + a voce alta. Sembrano essere delle battute di teatro. Si vede p. che parla e B che risponde .

P: Bacio "ciao tutto bene ? Come sei bella!, questo colore ti dona proprio; hai delle scarpe bellissime." B:Grazie anche tu non stai male, hai una bella cravatta !

scena di P che allo specchio ripete Neruda, Ne-ru-da...ed esce senza cravatta

Dissolvenza incrociata Macchina che arriva, p. fa lo squillo a lei e lei scede. E si ridicono le cose di prima ma....

P:bacio, ciao......... b:grazie......hai una bella cravatta [lui non ha la cravatta] P:ah ? la cravatta [si gira e cerca di mettersela] B.: fa finta di niente e si volta dall'altra parte ma con una faccia scocciata P:[s'è messo la cravatta] allora si parte!

mentre vanno cercano di parlare: P:ieri ho letto le poesie di..... Eluard, no, non era Pessoa, bè insomma ieri ho letto un bel libro di Poesie. B: guarda che era Neruda, P scusa. B: ma dai ! se non rispettiamo le regole come pensi che il nostro rapporto possa andare avanti. hai ancora dimenticato cosa t'ho scritto. Hai mandato tutto all'aria con la tua testa che si dimentica tutto. P:facevo tardi. avevamo detto all'otto. b: idiota che non sei altro, m'hai rotto[lei se ne va e lui sviene]

Dissolvenza

P. sta tornando a casa e pensa a come e nata tutta questa storia. "si litigava come matti, sempre, anche + di 1 volta al giorno per delle cazzate, non c'era mai nessuno che chiamasse un brek, nè mai qualcuno che mi dicesse come fare, nessun fantasma della coscienza che mi dia consigli, sono disperso senza maestri. E allora mi sono inventato quasi per gioco le regole, i dettati, le finzioni per mascherare al mondo la mia infelicità perchè se magari gli altri dicono che sei felice può essere che lo credi anche tu."

IN tutto questo discorso Petronio si distrae e tampona leggermente una macchina; la guida Cecilia. Entrambi scendono dall'auto ed iniziano a discutere.

P: Cazzo ci voleva pure questa! [si rivolge a C.] Scusami ero distratto [cerca di prendere i documenti ma gli cade il foglio con il "copione" . Lei lo raccoglie ] C:questo deve essere tuo [posa gli occhi sullo scritto e sorridendo ] anche tu fai l'attore. P:[ imbarazzato] non veramente no....scusami ancora sono uno scemo C:guarda che era colpa mia, hi inchiodato perchè pensavo che dovesse attraversare un gatto,invece ero distratta anch'io. Io stavo provando. P.scusa ma se stavo dietro io è colpa mia, non ho mantenuto la distanza di sicurezza. b senti ti dico di no!. Ma guarda ad essere onesta, neanche ti fanno avere torto. P[ sviene.]

P: rinviene attorniato da tante persone in un bar, mentre si cerca di fargli bere acqua e zucchero.

C: m'hai fatto prendere uno spavento. [si rivolge alle altre persone] Circolare, circolare è tutto finito, non c'è niente da vedere tranne uno che beve acqua e zucchero. aproposito io sono Cecilia e tu? P. IO PETRONIO.........

dissolvenza.

Da una vetrina P. e C. pranzano insieme. Ridono, lui s'alza in piedi e recita una poesia di Eluard:

Noi due tenendoci per mano ci crediamo dovunque a casa nostra sotto l'albero dolce sotto il cielo nero sotto ogni tetto nell' intimità nella strada vuota in pieno sole negli occhi vaghi della folla accanto a saggi e a folli tra i fanciulli e gli adulti [ed indica prima i saggi , poi i folli etc...... che sono nel locale] L'amore non è fatto di misteri Noi siamo l'evidenza stessa Credono d'essere a casa nostra tutti gli innamorati.

[gli altri nel locale applaudono ed urlano contenti, commenti di altre donne tipo: che fortuna, che romatico.....]

mentre c. paga il conto lui sussurra: ma io chi sono? [con una faccia smarrita!] appena lui sa che lei ha pagato il conto se la prende a male perché voleva farlo lui. P: scusa ti ho pure tamponato e mi paghi pure da bere, e pure alle mie spalle, a mia insaputa. C: sei stato tanto carino con la poesia che mi pareva giusto ripagarti pagando il conto.

P [urlando] ecco il cazzo di errore, io ho recitato quella poesia perché m'andava di farlo e non perché poi tu facessi qualcosa per me. fanculo sono l'unico in questo punto nero da schiacciare che fa le cose per il gusto di farle e non perché m'aspetti una risposta. Io sono gratuito, faccio gesti a senso unico. c. va bene non ti scaldare, scuso ho sbagliato. P : Servono delle regole anche se portano ad un falso sé: quantomeno non fanno litigare, fanno stare in pace: con sé e con gli altri. Quando si esce dalla gabbia iniziano i guai della libertà e del pericolo d'essere incompresi, fraintesi, il danno è di riuscire a soffrire. c: ma che dici ? P svengo.

dissolvenza.

P. rinviene e si trova a casa di C., si gira e rigira e non la vede. guarda le foto sono tutte di lei ma sono strane, sono larghe, accanto alla figura di cecilia conservano lo spazio per qualcuno. Faccia strana di P. C: ti sei svegliato? P:pare di sì C: scusa se t'ho portato qui ma non sapevo dove altro andare ed è la seconda volta in 1 giorno che svenivi, ma il medico dice che è normale, dice che è una difesa del corpo, quando si supera un certo limite, si va troppo oltre il corpo sviene per equilibrare le cose. P: grazie, ora sto meglio, che ore sono? C: sono le 11. P guarda le serrande. Buie. è notte sulla sua faccia si disegna il terrore di non aver chiamato Biancamaria e corre verso il telefono e fa ilo numero di B che risponde subito + incazzata che preoccupata. B:"Chi è? " P: "ciao sono io......." B neanche lo lascia finire che inizia ad insultarlo e lui chiaramente sviene ancora. C:tirandolo su parla da sola: Che brutto vizio che hai. far smettere di fumare e + facile" [affaticata]

ma non appena P rinviene senza neanche salutare scappa da B.

P. sbatte la porta, inquadratura della sua faccia da vicino: Almeno sono uno che soffre!"