Piero Il computer non lo sopporto soprattutto per parlare di me . In ogni caso mi
chiamo Piero e ci sono tre cose che reputo importanti da sapere su di me :sono napoletano
,odio gli hamburger e non sopporto i fascisti .Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate di
questo racconto scrivendomi a peterpan6175@hotmail.com |
ME LO RICORDO
BENE IL TELEGIORNALE Me lo ricordo bene il
telegiornale :c'era Bruno Vespa sulla destra del teleschermo e a sinistra c'eri tu ,
Antonio .
E che foto ! Sembravi veramente un criminale .
Era l'87 .Io avevo si e no 10 anni . Non ricordo molto di quegli anni ,probabilmente la
mia capacità analitica doveva ancora staccarsi dalla zizza di mammà .A Napoli c'era
Maradona ed eravamo tutti più felici ;anche nonno Raffaele che quell'anno ,lo stesso
giorno in cui il Napoli vinse lo scudetto , morì d'infarto ,qualcuno dice per l'emozione
, ma io so un'altra versione dei fatti .
Io ero piccolo si , ma non stupido .Quel giorno lo ricordo a fotogrammi :la gente per
strada ,la polizia chiusa nelle caserme ,via Caracciolo che con tutte le bandiere era
diventata azzurra come il mare ..
E mi ricordo il fotogramma di nonno Raffaele : stava in mezzo ad un gruppo di trans (si
scrive così ?) tutti con la maglia numero 10 di Maradona .Mio nonno no , era vestito con
la sua solita camicia bianca un po' giallognola , come il suo viso .Stava lì nonno
Raffaele e rideva ,ballava e rideva .Non lo avevo mai visto così :era la prima volta che
lo vedevo senza quella maschera di rancore verso il mondo che 40 anni da impiegato statale
gli aveva lasciato come liquidazione ,insieme alla morte della nonna .
Fu la prima volta ed anche l'ultima ,perché don Raffaele Varriale non se ne andò
all'altro mondo per l'emozione dello scudetto ,ma per la zizza di Giovannina ,il trans
più famoso di piazza Municipio .
Ma non era di questo che volevo parlare ; e che mi dilungo e perdo il filo .Ma questo filo
non lo perdo perché è quello che mi tiene legato ad Antonio ,a quel giorno ,alla sua
foto .
Io avevo 10 anni e tu ne avevi circa 40 :l'unica cosa che avevo capito era che mio padre
ti temeva e mia madre ti amava .A 10 anni si capisce molto di più di quanto un adulto
possa credere :ed io capii e ti feci mio eroe .Parlavi tanto e sempre di libertà ,
giustizia ,amore .Ripetevi sempre quella parola , proletariato , ed io non la capivo
;Antonio , sinceramente non la capisco neanche oggi .
Quel giorno Bruno Vespa disse che ti avevano ammazzato ,diceva che tu eri un assassino e
che eri molto pericoloso .
Io guardavo ,ma quella volta non capii.
Sono passati quasi vent'anni ,sono cresciuto ,ho studiato poco ma ho letto molto di più
,come tu mi consigliavi sempre .E finalmente ho capito .
Vi chiamavano terroristi ,e forse avevano ragione .Sicuramente tra di voi c'erano degli
assassini .Ma tu non lo eri Antonio .
Ora capisco e so :so che la distanza che separa un terrorista da un rivoluzionario è
l'amore per la vita .Un confine immaginario oltre il quale l'uomo diventa mostruoso ed
egoista .
Tu quel confine non lo hai mai superato ,Antonio .Lo sapevo da bambino e ne sono certo ora
da adulto e da compagno |