Joey
mi chiamo Joey,ho 19 anni e vivo a Imola.Ho
frequentato il liceo scientifico dove mi sono appassionata alla
letteratura sia italiana che straniera e ora faccio la facoltà di
Farmacia a Bologna.Non posso elencare tutti gli autori che stimo per
quello che sono riusciti a darmi,ma posso dire in generale che adoro la
letteratura straniera,la poesia,la psicoanalisi,la filosofia,l'arte e la
musica....qualsiasi campo i cui l'animo umano possa esprimersi secondo il
suo volere.Non mi giudico una scrittrice di talento,anzi neanche una
scrittrice direi....e comunque non sta a me dirlo!Posso solo dire che in
ogni caso ringrazio il movimento Romantico sotto ogni sua forma d'arte,a
partire da Friedrich come pittore di profondità umane passando per
Schopenhauer a finire a Byron e Shelly per quei versi meravigliosi,Tolkien
per quel mondo fantastico de "Il signore degli Anelli",Freud per
lo scandagliamento dell'animo dell'uomo,Joyce per lo Stream Of
Consciousness,William Blake e Fussli,Kurt Cobain e Jim Morrison,filosofi
di una generazione perduta,perchè solo loro sono stati al contempo così
grandi e così bruciati,Foscolo,Goethe,Rimbaud e Baudelaire per averci
mostrato il male e la follia che giace dentro alcuni
"Maledetti"...e mille e mille ancora,chiunque abbia capito che
la mente umana non è razionalismo.E li ringrazio per avermi fatto
diventare quello che sono,una NON-SCRITTRICE,o per qualsiasi cosa mi
abbiano fatta diventare.
Signori lettori,siate spietati nei vostri giudizi. |
De amoris morte
Inutile continuare a negarlo..senti la sua voce così
ruvida ma così calda,talmente sofferente che quando urla ti pare ti stia
strappando un pezzo d'anima….Sembra provenire dalle profondità del tuo
animo perché gli si sovrappone perfettamente.
E poi vedi lui,quel piccolo elfo biondo scarmigliato e saltellante,così
puro da ucciderti solo con i suoi occhi d'acciaio,azzurri a tal punto da
essere privi di sfumature,occhi capaci di martoriarti e farti sentire
potente perché sai che quegli occhi non possono mentirti,e provi tanto
amore e tanta tenerezza….Mentre violenta la chitarra pensi che magari ne
esisteranno altri come lui,così dolci e fragili,ma così cocciuti e
deliranti,che proprio come te sono il dualismo intrinseco….Poi ricordi
all'improvviso.Rivedi le foto,le immagini dove ride e scherza,dov'è
felice,ma poi di nuovo quegli occhi:nel loro profondo,magari nascosta dietro
un apparente ricordo felice,la vedi,la grande macchia scura che si sparge
senza pietà verso la superficie…La vedi evolversi,ingrandirsi,contorcersi
e ti accorgi che gli atti folli non sono stupidi cliché per divertire il
pubblico,insipido branco di adolescenti alla ricerca di qualcuno da immolare
sull'altare delle rockstar da idolatrare,ma sono urli di aiuto,così
silenziosi ma così ecclatanti,e vedi che la linea del traguardo è sempre
più vicina……Più chiara,ma oltre la quale non c'è una folla di amici o
parenti per festeggiare con gioiose pacche sulle spalle e sorrisi da Barbie,ma
c'è l'abisso…il nero abisso dei suoi occhi chiari…..
I suoi occhi ora mai sono neri.Sta morendo dentro.E tu sei arrivata
tardi,puoi solo guardare il foglio di carta su cui,una bic rossa, vedi
scritto con ciò che da sapevi da tempo:l'ha fatto.Non ha provato,l'ha
fatto.
Non ce ne sarà un altro come lui perché lui era talmente perfetto nella
sua immatura imperfezione,talmente dolce e fragile che morirebbe come ha
già fatto o forse l'avresti amato così tanto che l'avresti seguito nel
nero turbinio della Morte…..
Riguardi la sua foto sorridente da bambino col caschetto biondo,il visino
sorridente e gli occhi limpidi,sfavillanti e felici come solo un bambino
può avere e i tuoi occhi si posano sulla foto fatta poco prima del 7 aprile….Quegli
occhi parlano solo di dolore e paura,e sono neri,neri come il male che ha
corrotto il dolce angelo che avresti voluto avere accanto.E ti viene da
sorridere e sei quasi felice: ti sei liberato K.,sei tornato puro e
innocente com'eri,cancellando con quel colpo di pistola, che come una
pesante pugnalata riecheggia nel mio cuore,nel posto che tu hai lasciato
vuoto e dove ora giace solo una rosa bianca,bella e innocente come
te,cancellando ogni colpa e ogni sofferenza,tornando il piccolo C. …Davanti
a quella lapide non saprò mai se devo ridere o piangere ma forse il mio
egoismo è tale da farmi piangere per il vuoto che hai lasciato nella vita
di ciascuno di noi,e perché non meritavi tutto questo,non tu.
Ma conosco il demone contro cui stavi combattendo e so quanto male può
farti,riducendoti a una larva immobile in un letto di sangue,desideroso solo
dell'ultimo atto,la fine di tutto,la fine del dolore.Ma se tu avessi
guardato bene quel sangue ti saresti accorto che erano rossi petali di rosa
sparsi su quel letto da un dio pietoso e desideroso di riaverti tra i più
luminosi angeli del paradiso e ma il desiderio di cessazione del dolore è
un oscuro violino suonato dalla follia di un demone danzante….Un colpo,poi
il silenzio.Un secondo per amarti e un secondo per quel maledetto metallo
ardente nella tua testa.Ora in quel letto giace il biondo angelo,come
addormentato,su bianche lenzuola,tra i petali di rosa,ma il quadro è
incrinato….Ora il sangue avanza inesorabile,macchiando il bianco e in quel
silenzio tra il tombale e l'afrodisiaco capisci che non c'è più vita.Odore
di morte aleggia ovunque…mille candele accese e crisantemi.C'è anche
odore d'oppio.
Lei lo sapeva che l'avresti fatto ma non si è mai abbastanza preparati al
dolore.La sofferenza è talmente grande che non la sente neppure più e
chiudendosi dentro quella lancinante agonia ti scosta una ciocca di biondi
capelli dal viso ritraendo poi la mano come se ardesse,cadendo in ginocchio
davanti al tuo letto di rose e di sangue,dilaniata dalla consapevolezza che
non ti vedrà mai più sorridere,ne piangere,ne arrabbiarti…Non ti vedrà
mai più e basta.Mai quegli occhi si riapriranno per guardarla e mai quella
voce canterà il dolore e l'angoscia di un triste angelo solo,eroe martire
di una persa generazione di niente.Ti guarda tra le lacrime,incapace di
sfiorare il tuo corpo freddo e fermo,il corpo che non riconosce più come
tuo perché tu non ci sei più,e quando ti prende la mano per provare ancora
una volta la sensazione di averti vicino,un petalo bianco scende lievemente
a terra,volteggiando,beccheggiando e infine posandosi sulle sue ginocchia.
È candido,neanche uno schizzo di quel velenoso sangue l'ha sfiorato.E tra
le sue mani capisce che sei tu: ti sei redento,il tuo spirito è finalmente
libero da tutto quel dolore come quel petalo si è salvato da quel sangue
vermiglio.
Ma lei lo ama ancora come lo amava da vivo:vuole il suo ultimo momento con
lui prima di lasciarlo ardere per sempre tra le fiamme delle mille candele
tra i bianchi crisantemi.Si sdraia di fianco a lui e lo stringe forte
incurante di tutto perché quello è il suo amore,la sua anima,la sua vita.Il
sangue macchia anche il suo vestito ma ora mai è tardi,lei vivrà perché
lui avrebbe voluto così.Stringe il suo esile corpo e accarezza quel
meraviglioso viso,tanto caro,e i capelli dorati,piangendo,sperando fino
all'ultimo di rivedere i suoi occhi chiari aprirsi di nuovo,di nuovo
azzurri,e sentire la sua mano sul suo viso.Ma sa che non succederà e le
fiamme stanno divampando tutt'attorno, rosseggianti,insaziabili:lui è così
bello e così terribilmente devastante….le loro labbra si sfiorano
un'ultima volta,l'ultima fino alla fine dei giorni quando i loro destini
potranno incrociarsi fuori da ogni tempo,nel delirio degli spazi infiniti
siano essi infernali o paradisiaci,e mille silenziose parole sono racchiuse
in quel bacio di cui "Ti amo" è quella meno importante…L'ultimo
scambio di calore tra le loro labbra,l'ultimo atto d'amore.
La stanza si infiamma e tutto brucia senza scampo:le bianche vermiglie
lenzuola si arricciano e anneriscono davanti alla dirompente forza del
fuoco.E lui,come un angelo caduto,o semplicemente come nel macabro copione
del gran finale che nella sua testa aveva provato e immaginato migliaia di
volte,scompare avvolto dalle fiamme,inghiottito tra i mille crisantemi che
ardono anch'essi e la sua amata che lo guarda dalla porta per un lungo e
silente addio.
Ma lei non piange più perché almeno sa che lui si è salvato ed è con lei
in quel bianco petalo che stringe ancora tra le mani e che lui le ha donato
come prova della sua redenzione.Lui non è morto.Basta cercarlo o negli
occhi di un bambino o nelle note sofferenti del proprio cuore,nel labirinto
doloroso della nostra anima o nel dolce viso di un ragazzo ancora
sconosciuto…Neanche lei è morta e ora lo sta solo cercando e non si darà
pace finchè non rivedrà un'ultima volta i suoi disarmanti occhi chiari
VIVI.
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