Ava
Adore
29 anni, e una bella malattia alle spalle. Mi fa schifo vedere il modo in cui il mondo perbenista tratta chi è malato...perchè la diversità è accettata a patto che gli altri possano sentirsi superiori a te. Studio storia dell'arte, dipingo, scrivo racconti brevi e lunghi, adoro la musica e tutte le espressioni artistiche. Sono orgogliosa della mia libertà intellettiva, perchè è l'unica che mi resta, ma la piu importante. |
ARANCE ROSSE IN PRIGIONE
Mi chiamo Jonathan…come quel coglione del gabbiano. Solo che in comune, io e lui abbiamo solo la gabbia…stanotte sono riuscito finalmente ad avere un quaderno decente, ed inizio così ad annotare qualche appunto di questa cosa strana che è la vita. Strana…è a dir poco! Direi che il caos primordiale in confronto non è assolutamente nulla. Faccio…facevo l'insegnante di lettere, al liceo. Ero uno di quei professori alla Robin Williams, cioè, mi piaceva insegnare ai ragazzi la pluralità ed il valore delle idee. Anche se non sono stato un sessantottino io, eh…e di canne me ne sono fatte tante. All'università, nei circoli studenteschi, di stampo pure un po sinistroide. Saranno state le canne. Sarà stato perché mi piace l'idea di Pannella, cioè intendo, quella della droga libera…insomma, l'erba non ha mai ammazzato nessuno…nemmeno l'edera velenosa, al massimo ti gratti, poi ti passa. Dicevo, saranno state le canne, il fatto che ne parlavo in classe, con gli allievi…sarà stato che ho fatto, lo ammetto, il marpione con qualche ragazza…sarà che somiglio, per colmo di sfiga, pure a Che Guevara…non so esattamente. Cristo, devo ancora capirlo perché a quest'ora di notte mi trovo a fissare un cielo a scacchi affrescato sul muro, con una limetta per le unghie tra le mani! Alla bella età di trentotto anni, cazzo! A ben pensare forse è meglio questo dei temi che ero costretto a correggere. Io non li ho mai sopportati i primini…nemmeno sanno scrivere, gli devi insegnare a pulirsi la bavetta della merenda, dopo la ricreazione. E così ho sempre cercato di farmi spedire nelle classi del biennio finale. Non per negligenza….Magari anche senza dover fare per forza le prime ore. Detesto svegliarmi presto la mattina. Sarò un bravo insegnante? Stare qui dentro ti fa pensare a tante cose, cioè…hai tempo per ragionare, o giaronare, come diceva mia moglie. Beh, io il tempo lo occupo così, pensandoci sopra, allo scorrere, al flusso del tempo. Non era così prima, quando mi chiedevo se fossi un bravo insegnante. Un bravo studente lo sono stato, credo…si, ricordo che andavo bene, mi pare…a parte qualche cazziata dei professori piu rompicoglioni….i tempi del liceo. Lo scientifico. Figli, che tempi…gia. A pensarci mi viene il mal di culo, solo perché mia moglie diceva che io penso con quello…ergo, se penso troppo, invece della testa dovrebbe farmi male lì, giusto? …boh, donne, chi ci capisce… Porca miseria…heheheh…i tempi di God save the queen, i concerti e il pogo…l'ambiente musicale da centro sociale, l'erba…i ricordi. La contestazione tipica di quell'età, che se poi mi capita di pensare cosa contestavo, nemmeno me lo ricordo…probabilmente il sistema, ammesso che capissimo il concetto di sistema, di anarchia…Ma in fondo, non ero uno di quelli ke se ne andavano in giro coi capelli stopposi, non da lacca…ma da assenza di lavaggi frequenti. Comodo in estate però, tiene lontane le mosche…Qualche amico così, si lo avevo, anche qualche amica…heheheh le amiche. I miei 18 anni, e il free sex… Dicevo…colpa del governo di destra che c'è ora…boh, non saprei…non vorrei fare nomi, perché, si sa: il presidente del consiglio…si insomma, è una carica important…cazz, mi è pure rotta la punta della matita…importante, e, come dire, mica si puo fare così, fare nomi senza permessi speciali, e la cia, l'echelon…l'orecchione in ascolto, e porca miseria, come faccio a dire il nome di uno che è accusato di corruzione è che è stato assolto, eh, andiamo, mica si puo. Gia di sti tempi, se scrivi binladen ti tengono d'occhio, qua dentro poi….ma torniamo a me. Dicevo, cazzo con questa luce non ci sei vede proprio un cazzo, dicevo quindi dei tempi del liceo. Studi classici, l'università. Bah, non sono poi passati molti anni…e non credo nemmeno di essere cambiato poi così tanto. Nemmeno il mondo è cambiato molto…a volte senti parlare quei coglioni dall'aria depressa tipica dei moralisti…ti guardano con quelle facce piagnucolanti, e ti parlano di quanto l'umanità si stia dannando con i propri peccati. Io sinceramnete nen vedo un cambiamento così evidente, l'essere umano è stato e resta fondamentalmente stronzo ed egoista. Lo ero e lo sono tuttora. Per come la vedo io è la noia che ti porta ad essere così. Me la ricordo bene la noia. Quei pomeriggi d'estate dove anche l'aria si fa pesante da respirare, le ore che trascorrono come il film dei tuoi ultimi istanti di vita..e l'apatia che ti invade, cellula dopo cellula, fino a dominarti completamente. Ed ecco che il cervello inizia a lavorare, a portarti, pensiero dopo pensiero, verso mete che nessuno dovrebbe mai raggiungere. E' l'assenza di lavoro intellettuale che porta a pensare troppo. In fondo non è cambiato molto…sono sempre stato rinserrato in una prigione mentale, credendo di essere libero. Le mie sbarre sono state la falsa idea di libertà che mi sono costruito, ma peggio ancora, il non averla rispettata questa idea. L'utopia è follia, e la follia è la vera libertà. Averne paura ti pone di fronte ad una scelta: io ho virato per la strada piu semplice, ed inconsapevolmente mi sono ritrovato a pagare per la libertà che si è presa quella zoccola di mia moglie. Ma forse in parte la responsabilità è anche mia. Ci siamo conosciuti all'università…strano a dirsi, ma veniamo da due mondi completamente contrapposti….Finchè io mi facevo le canne vicino ai binari della metro lei militava nell'Azione Cattolica. Sapete…quegli imbecilli che si credono perfetti solo perché vanno là dentro…in chiesa… Io non ce l'ho con i credenti, rispetto chi crede. Mi fa schifo chi pretende di essere nel giusto. Questo mi fa incazzare da bestia. Avete mai frequentato un newsgroup cattolico? Sembra che satana stia in agguato perfino nelle mutande delle ballerine alla tele…ci trovi addirittura chi sembra l'incarnazione di Thomas de Torquemada…cose da medioevo… Mia moglie. Sono sempre stato dell'idea che nessuno puo andare d'accordo con qualcuno così diverso da te…beh, incurante di questa semplicissima quanto dura realtà, mi sono fatto trascinare da quella pelle morbidissima, da quei capelli biondi…e tutto ad un tratto mi ritrovo di fronte la medesima pelle travestita di tulle bianco, in un contesto ancor piu strano: un edificio mai visto prima, di un'architettura fatta apposta per creare il panico nell'essere umano temo…almeno a vedere dall'arredo, costituito di innumerevoli statue raffiguranti uomini sanguinanti e torturati…ah, si, credo si chiamasse "chiesa"…. Credetemi se vi dico che quel giorno, poco prima
della cerimonia, coadiuvato dal forte odore emanato da quel turibolo
pericolosamente roteato dal chierichetto incosciente, mi infilai nel
confessionale piu buio della navata piu buia e mi feci una solenne canna! Ricordo molto meglio la giornata al ristorante, con gli scherzi idioti, a base di cazzi finti, orchestrati dagli amici, suoi ovviamente, dato che i miei non sono stati nemmeno invitati, del resto, avevano il loro da fare, chi in comunità, chi dentro per spaccio…; la noia dei parenti, delle foto…a sera inoltrata ero ormai ubriaco quanto un tedesco all'Oktober Fest, puzzavo di birra, e me ne tornai a casa con la mia sposa urlante non capendo assolutamente nulla di quanto stesse tentando di dirmi. Senza nemmeno lavarmi mi trascinai sulla poltrona e lì mi addormentai, con la partita della champions league che dilagava sul televisore inondando la stanza di casino…credo che, in camera da letto, mia moglie stesse piangendo isterica…forse. Sei mesi dopo ero gia tornato nei panni dell'hooligan sfatto di prima, le domeniche le passavo allo stadio con gli amici, le serate ad ubriacarmi nei pub. Fui anche arrestato durante una rissa, mi presero le impronte digitali, mi fecero quelle cazzo di foto e mi rilasciarono dopo una notte al fresco. Quella mattina vennero a prendermi i miei genitori, vomitandomi in faccia prediche sulla presunta maturità dei miei ventiquattro anni, e blah e blah e blah….mi riportarono a casa. Dopo quell'episodio per qualche mese rigai diritto…cazzo quanto tempo è passato, ed ora…eccomi qui. Ah, mi dimenticavo di dirvelo, sono dentro, in gabbia, in gattabuia, l'accusa è spaccio di stupefacenti (fumo…si, se questa è droga la coca che si sniffano tutti quei politicanti di merda come dovrebbe essere considerata?)…e, e la cosa peggiore è che non era nemmeno mia porca puttana. E' capitato ormai due anni fa…. Quella mattina, era agosto mi pare, e mi ero alzato presto…eravamo in vacanza al mare, io e mia moglie, e quella mattina mi dico si, dai, oggi vado in spiaggia presto. Farsi una nuotata la mattina presto quando il mare ancora non ti leva due strati di derma a furia di tensioattivi mi pareva una buona se non ottima idea…Beh, mi alzo, mi do una grattatine al deretano…mi faccio una doccia, niente colazione, penso ad un gelato al chiosco che c'è prima della spiaggia. A volte, le coincidenze, se mi fossi fermato a farmi un caffè non starei qua dentro…la dimensione temporale ha un che di ironico, se la freghi, se riesci ad aggirarla, un momento e tac, la tua vita cambia, prende direzioni che prima nemmeno avresti potuto immaginare….beh che dire, che sto qua perché una sera di qualche tempo fa ho dato un passaggio ad un tizio che nemmeno conoscevo? Bah, detta così suona come una presa per il culo. Beh mi fa fermare un tizio che fa l'autostop. Vi dico, non mi sarei fidato a caricare uno come me, ma quello lì…pulitino, camicia lavata e stirata, occhialetto, faccia da bravo ragazzo. Mi stava addirittura sul cazzo…ovvio che c'era da fidarsi! Cos'è successo poi? Posto di blocco, polizia…e il bravo figlio di puttana da oratorio che teneva nello zaino due chili di fumo…due chili dico, mica un po' per farsene una. E sapete che fa il bastardo? Dice che lo zainetto era mio…La polizia fa un controllo, vedono le scaramucce che ho combinato in passato ed eccomi qua, mentre il bastardo è a cantare nel coro di qualche stramaledetto circolo "giovani di buona famiglia". Oggi piove, qui, su quest'isola, dove c'è sta prigione del cazzo, pove quasi sempre. A volte il sole spunta come per caso, e te ne godi il calore dalla finestra della tua cella. A pensarci bene no so nemmeno dove sia questo carcere, su di un isola, mi pare di aver capito…ma quale isola? Dove? I secondini non te ne parlano. Ci si limita a mangiare, dormire, l'ora d'aria…godiamo di una certa libertà ricreativa, ma, guai a chiedere dove siamo. E per l'erba, solo stramaledetta stronzissima erba porca troia che nemmeno era mia… Mi dicono che domani finalmente entrerò in quella stramaledetta aula di tribunale. Pare che mi sia permessa solamente la compagnia di mia moglie, poi piu nulla. Gia, mia moglie…sembra che stia diventando un'estranea, mi parla come se parlasse ad uno sconosciuto. Sembra che ormai abbia paura di me, come se non esistesse piu l'uomo che ha sposato…fanculo. Da quando sto qua dentro pare sia diventata ancora piu rincoglionita di quanto non sia mai stata…. La vedo circa una volta a settimana, mi chiede come sto, come ho potuto lasciarla sola…ad affrontare la sua vita di merda. E dopo l'ora delle visite, rieccomi qua, a tentare di occupare il tempo in questa gabbia del cazzo. E domani, la prima udienza. Si deciderà del mio destino, ma vaffanculo…l'avvocato d'ufficio mi ha detto che stanno torchiando quel bastardo che si è caricato l'erba sulla mia macchina, gli venisse un accidente….Poteva dirmelo il coglione? Ce ne saremmo fatta una insieme, e l'avrei scaricato prima del posto di blocco, bastardo figlio di puttana. Si stanno allungando le giornate, e si sente l'odore
della primavera, gia, direte voi, bella scoperta…eppure, vi dico, stare
qua dentro ti fa apprezzare anche le piu piccole variazioni luminose della
luce, degli odori, dei colori…quel po' di cielo che riesco a vedere mi
riempie gli occhi, la forma delle nuvole, l'odore della pioggia che bagna il
terreno. Ti nutri di sensazioni, è l'unico modo che hai di sentirti vivo,
pulsante. Devo far entrare questo nelle ossa, e devo fissarne i termini, i
limiti, anche su questo pezzo di carta…non ho mai scritto un diario io, ma
ora…sento come il bisogno irresistibile di percorrere la mia vita. In
qualche modo, di capirne il nesso, la concatenazione degli eventi, se mai ce
ne sia una. Il mondo, la vita, il caso, il caos….ho voglia di farmi una
canna. Eccomi qua, la prima udienza si è appena conclusa, mi sento di merda. Non ci ho capito una emerita minchia. L'avvocato d'ufficio è ottimista, cerca di farmi avere il minimo della pena, anche se con cinque chili di erba la faccenda è piuttosto fissa. Mia moglie piangeva, in disparte, nemmeno mi vedeva…non ho potuto nemmeno parlarle dopo la seduta. E così eccomi qua, ancora di ritorno nella mia cella. Da quanto è che sto qui? Forse una settimana, di piu' Non saprei dire. Il tempo pare che non esista, e tutto è confuso. Riaccompagnandomi in cella il secondino mi ha spiegato che posso sostare in alcuni ambienti del carcere, altri mi sono proibiti…non capisco bene come funziona questo penitenziario…è strano, davvero strano….Ho libertà che di solito non sono concesse quando stai in gabbia. Sarà perché mia moglie ci ha messo lo zampino? Conosce persone piuttosto influenti, sapete?… Comunque, ancora non riesco a capirci dentro nulla…ad esempio, appena ho chiesto di avere carta e penna, nessuno ha avuto qualcosa da obiettare, anzi, mi hanno rifornito all'istante di tutto l'occorrente per scrivere…e mi ci sono messo eccome! Qua dentro altrimenti si rischia di morire di noia. Il fatto è che credo di essere in una sorta di braccio di isolamento…non sono riuscito né a vedere, né a notare nessun altro detenuto all'infuori di me. Isolamento…ma vi rendete conto? Mica ho ammazzato qualcuno….e mi sbattono in isolamento! E qui scatta la bagascia! Che senso ha? Il carcere d'isolamento, e questa strana libertà di cui godo…ho una cella piuttosto confortevole, illuminata, e dalla finestra riesco anche a vedere una discreta porzione del paesaggio che circonda la costruzione in cui sto. Mi sembra di aver capito che questo carcere sia costruito su di un'altura, si, perché si vede una quantità impressionante d'acqua giu dalla montagna. La mia cella ha una finestra che da verso sud, riesco a vedere la luna, ed il sole, ammesso che io mi trovi nell'emisfero nord del globo terracqueo…Sapete, non ricordo come ci sono arrivato, qua…e non so nemmeno come ne uscirò…la vita si sta facendo difficile qua dentro, e credo di non avere poi grandi risorse. In realtà sono un perdente nato. Non importa quanto tu possa studiare, acquisire titoli, ammesso che tu ce la faccia a resistere…è che nella mia vita non sono mai riuscito a fare cio che veramente desideravo…Cercate di capirmi, avrei voluto viaggiare, vedere il mondo, o diventare un cantante famoso…si, di quelli che fanno jazz o blues…magari hip hop, eh, si, Eminem mi calzerebbe a pennello. Invece, niente di tutto cio. Ho scelto la vita comoda, pratica, un lavoro che mi faceva schifo, un matrimonio fallito alle spalle. Mia moglie…ah, ancora non ve l'ho spiegata la faccenda della limetta per le unghie. Sto qui a rigirarmela tra le dita, l'ho perfino usata per la manicure, dico, mica voglio diventare donna! Magari a stare qua dentro lo diventerei pure…se solo ci fossero altri detenuti. Ve l'ho gia spiegato: è un carcere parecchio strano questo qua…gia lo avevo intuito, da quando ci sono entrato, ma piu passa il tempo piu mi rendo conto che mi hanno sbattuto in un posto davvero unico. Inizio a temere che mi si accusi di un qualche crimine piu che atroce, che ne so, magari contro l'umanità…sto cercando di fare il punto della situazione, ma non mi è facile, la mia mente è quasi annebbiata, come se mi fossi ubriacato di vodka per cinque, sei sere a fila…forse mi somministrano qualche droga infilata nel caffè o nella minestra. Come vi stavo raccontando prima, gia ne avevo il sospetto, ma oggi mi sono accorto che sono l'unico detenuto qua dentro…insomma, l'ala del carcere la occupo io soltanto. Dicevo, mia moglie ieri è venuta, viene sempre accompagnata da una carampana vecchia e psicotica, che non mi piace per nulla…mi puzza di destra politica, capite?…E' venuta dicevo, piangendo e pregando…e ha lasciato la limetta per le unghie lì, sul tavolino rotondo al quale ci sediamo per parlare. Ma parliamo sempre attraverso la carampana, mai direttamente, cioè come facevamo lei ed io…e la limetta, cazzo la limetta…io volevo una lima degna di questo nome, per le sbarre, capite? Testa di cazzo… Ieri ho letto il giornale. Ratzinger vuol mettere chiunque sia gay alla berlina, indovinate chi si dice d'accordo…bastardo…e io qui dentro a pensare. A pensare che se fossi gay e dovessi cercarmi uno per una notte andrei sicuramente in vaticano! Ma le avete viste le guardie svizzere? Ma se quando c'è stato il giubileo si sono fatti tutti le lampade! Ipocriti… La carampana è tornata anche oggi…temo proprio che sia il mio avvocato. Andiamo bene…avrà almeno ottant'anni. Fuori, di là ho sentito che stanno per spedirmi. Dove, a casa? Spero di si… E' tutto finito. Ed io andrò all'inferno. La carampana non aveva sostituito l'avvocato d'ufficio…era una medium. Ed io sono morto. Quel giorno, il giorno dell'erba…la polizia mi sparò. E sono morto…come Carlo Giuliani. Per un caso? Non so. Il carcere…è solo un posto in cui stai in attesa di giudizio, e queste sono le mie ultime parole. Andrò all'inferno. Non in paradiso, né in purgatorio. Andrò all'inferno perché ho fatto sesso prima del matrimonio, perché non vado a messa, perché ho amici omosessuali. Andrò all'inferno perché qui non esistono processi. Sapete…dicevano che i giudici sono tutti corrotti, così li hanno tolti…qui. Qui, i magistrati non esistono. Spero che non accada anche da voi. |