Oloaq

 con questo saluto la mia famiglia ma soprattutto mio figlio filippo di tre mesi e gli auguro che i miei sogni possano essere un giorno per lui realtà

Il paradiso perduto

Una cosa che molto spesso ho notato,girando le librerie o le bancarelle che vendono libri usati,è la scarsità di libri o di proposte inerenti al jazz.Per quanto riguarda la musica,oltre alla musica rock,pop o di largo consumo (bruttissimo vocabolo riferito ad una espressione dell'arte,quasi fosse una Coca Cola) che se ne trova in quantità pressoché illimitata,quella classica e quella jazz è di solito racchiusa in un angolo che fa sentire noi estimatori, quasi appartenenti ad una setta segreta(la carboneria?) o soggetti geneticamente modificati(OGM),tipi pericolosi o da evitare comunque.
E' vero che le leggi di mercato sono spietate e guardano il profitto e non la sostanza delle cose,ma allora perché la massa non segue il jazz,oppure non in modo tale da renderlo visibile e tangibile come la musica"Coca-Cola"?
Questa domanda me la sono posta molte volte,e mai ho trovato una risposta convincente o presunta tale e cioè mi faccia rendere conto che in fondo io sono come gli altri: ma gli altri chi sono?Che domande,gli altri sono io, e quindi visto che non appartengo a nessuna setta segreta, vado fiero delle mie scelte e delle mie emozioni.Anzi ,visto che non sono proprio così usuali,sono anche un pò narciso e ne godo!Ma con chi,se poi non trovo una valvola di sfogo con i miei amici e quindi tutta la mia gioia rimane soffocata,racchiusa,
pressurizzata nel mio corpo e nella mia anima.Ma alzando le spalle in segno di rassegnazione,mi accingo per l'ennesima volta ad entrare in una libreria e cercare l'angolo di paradiso che ci è concesso.Sopra uno scaffale mastodontico,dove i nomi di Curt Cobain,Freddy Mercuri,le gesta ,i volti di quei miti del rock quasi intimidiscono le gesta gentili di Duke Ellington,gli sguardi teneri di Stan Getz,che con la coda dell'occhio ammicca al libro sottostante in cerca di protezione:per fortuna c'è il grande Miles Davis che mentre suona la tromba,prolungandosi con tutto il corpo verso il cielo, con i suoi modi"garbati"tuona ai due"guerrieri"del rock:"So What"facendo capire di quale pasta è fatto sua dolcezza Miles.E vai,facciamoci rispettare,in fondo noi siamo la musica e loro la coca-cola,che però governa il mondo(sic).
Con lo sguardo fiero e inorgoglito da ciò,continuo la mia ricerca spasmodica del sapere e trovo una persona distinta che con modi gentili e affabili chiede informazioni su Naima,una donna che lui aveva amato ed a cui aveva dedicato una canzone."Perchè cerchi qui questa donna?"domando io con infantile curiosità,e lui mi risponde con quel suo fare ascetico:"Io cerco Naima come cerco l'essenza della vita,come un A Love Supreme,Dio è in noi ed intorno a noi e quando ami un qualcosa la c'è Dio che ci ama. Io cerco Naima per raggiungere Dio e cerco Dio per avere Naima,e quando sono con loro io sono con me,con il mio spirito con la mia pace e quindi sono con voi,Dear Lord,Thank You.Poi voltandosi verso Miles con un sorriso gli sussurra:"Non cambi mai vero?E fischiettando Milestones,anche in ricordo dei bei tempi passati insieme,cerca la sua nostalgia sfogliando con le lacrime agli occhi quei libri che anche lui inconsciamente a scritto. E Naima?Naima è proprio li su quello scaffale dove io,proprio come lui,cerco il sapere del jazz,il sapere della vita."Ma tu sei John Coltrane,il mio guru jazzistico,la mia guida musicale,il mio…"No,io sono quello che tu vuoi che io sia,la tua Naima,la tua coscienza,il tuo io".Allora in modo farnetico,cerco tra libri ,spartiti,foto e quant' altro,tutto ciò mi possa convincere che era proprio John Coltrane,la persona che forse più di chiunque altro mi ha condotto per le strade del jazz.
Finalmente trovo un libro a lui dedicato con una bella foto sulla cover,e mentre mi giro verso di lui,non c'è più,ma trovo un biglietto in terra con su scritto A Love Supreme.
Immerso in questa atmosfera religiosa e mistica raccolgo il biglietto e sento dentro di me quelle tre note scandite dal contrabbasso di Jimmy Garrison,
note dal suono duro e coriaceo,che aprono la porta alla celebrazione dell'amore di un amore supremo,di un amore che purtroppo oggi più che mai latita e di cui si sente il bisogno.Guardo l'orologio e sono lo ore 04.00 a.m.,è buio ma c'è una strana luce all'orizzonte,il giorno sta sorgendo.
Il mio orologio diventa molle come nelle opere di Dalì,sento una strana senzazione di stanchezza,di sonno,ma devo andare avanti,oggi è veramente il giorno della mia vita.Così uscendo dalla libreria incontro un tipo hippy,
capelli lunghi,maglia da basket,calzoni al ginocchio e cappellino dei Miami
Dolphin.Ha un pallone da basket fra le mani,una copia di Downbeat appoggiata sopra un amplificatore,ed un basso freetless in terra .
Mentre centra il canestro con un tiro da tre punti mi chiama e mi invita ad una partita a due.Le mie capacità cestistiche sono limitate e declino l'invito,ma lui quasi scocciato mi dice:"Guarda che la vita è una sfida continua,preparato o no la devi giocare e visto il poco tempo che si rimane sul campo da gioco,è meglio approfittare.Io potrei suonare tutto il giorno come facevo prima,ma essere ancora il più grande bassista del mondo non è nel mio interesse.
Bisogna giocare tutte le fasi della partita,non solo quelle a noi più congeniali,anzi proprio in quelle più difficili devi tirare fuori le palle,ragazzo".
Mentre parla con me,continua ad inanellare canestri in modo impressionante mettendomi ancora di più a disagio."Dai,cazzo,ma cosa aspetti ad entrare in campo,non lo vedi che lei ti aspetta"?"Lei chi?"rispondo io,e nel frattempo entra nel campo una bella ragazza vestita da majorette con scritto su un cartello Liberty City."Non hai ancora capito dove siamo?Questo è il posto delle meraviglie,nel nostro piccolo angolo assegnatoci da qualcuno.Questa è la nostra vita,è qui che dobbiamo giocarla,non lasciarti scappare l'occasione,dai vieni".Io inizio a tremare,è caldo ma nello stesso sento freddo,guardo l'orologio sono le05.00 a.m.:è presto ma il sole è alto nel cielo,che confusione,mi faccio coraggio ed entro nel campo.Mi passa la palla e mi dice"Ciao,io sono John Francis Pastorius e sono sempre il più grande bassista del mondo,ma tu mi puoi chiamarmi Jaco".E' vero,è proprio lui:il suo abbigliamento,la sua passione per lo sport,la sua tenacia,la sua forza,i suoi modi presuntuosi di parlare ma nello stesso tempo così comprensivi,è veramente lui anche se c'è qualcosa che non mi torna."Qui nel campo di Liberty City,mi dice,il match va giocato a faccia aperta,non come ho fatto io nascondendomi dietro al ruolo della star.Tutti sono passati per qui,molti hanno fatto canestro,altri si sono seduti in panchina,altri sono andati direttamente a fare la doccia.Queste sono le 3Views Of Secret".Va verso il basso,lo prende da terra,lo abbraccia,lo stringe forte al petto e mi dice:"Sono anni che è poggiato in terra ed ha accumulato tanta di quella energia che potrebbe suonare da solo.E meglio forse lasciarlo qui,ma se vuoi suonarlo eccolo.Lo lascia di nuovo in terra e va verso la panchina dove ci sono i suoi figli e si incammina insieme a loro verso un parco.Io sono li con lo sguardo attonito che fisso il basso e penso alle sue parole.Faccio un grande respiro,raccolgo le mie forze e vado per prendere il basso quando…DRIIIIIIINNNN,suona la sveglia,ma sono le 06.30.a.m.di domenica mattina!! Oh no mi sono sbagliato!!.Poi inizio a ripensare al mio sogno o…realtà e con il pensiero rivolto ancora li,in quello stato d'estasi e compiacimento,accendo la tv e purtroppo torno alla realtà:la coca-cola si è riconquistata il mondo.Meglio tornare a dormire o giocare la partita insieme Jaco?

To be continued……………..