Cesare
Furesi
Scrittore/sceneggiatore 49 anni, con particolare propensione a discorsi
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Monologo di un debuttante Si apre il sipario, l'attore è al centro del palco, illuminato
da un occhio di bue. Ha la fronte imperlata di sudore, lo sguardo
alla ricerca di qualcosa, almeno mentalmente. Il silenzio della sala
fa in modo che si senta il suo deglutire. "Se dovessi descrivere quello che provo in questo momento, forse mi ci vorrebbero due ore. E non sto esagerando, ve lo giuro. Prima di salire, eh prima di salire ancora più un casino. Perché poi, ti prepari, intendo psicologicamente, cioè ti metti in testa di guidarti. Da solo, intendo, cioè quasi un "se mi ricordo tutto, sono a posto". Niente, tutto saltato. Schemi, intuizioni, anche le movenze, preventivamente elaborate è tutto saltato. Prima di salire, giù nei camerini
immaginate che ero
seduto su non so cosa, dentro non so cosa, con tanto non so cosa attorno
che parlava
di non so cosa. Solo un brusio, ecco cosa sentivo.
E dovevano essere tanti, ma io non li vedevo, e dovevano senz'altro
parlare tanto, ma io
non li sentivo. Ero solo
in compagnia
del programma. Del programma mentale costruito. "L'inizio me
lo ricordo", questa era la sola certezza. "Prima cosa i
saluti, e i ringraziamenti. Poi quella bellissima frase di Montale
che sblocca perché fa sorridere, e
appena svanito il
sorriso di quelli che hai deciso di guardare, senza fissare, fra la
prima e la terza fila, continui
spieghi le motivazioni
il perché hai deciso di montare uno spettacolo che scherza
col serio
Ad esempio Umberto, alle mia domanda "Cosa si prova a stare
su un palco
da protagonista?" ha risposto con una tale
sufficienza
che se avessi potuto fargli del male, senza essere
preso per pazzo, gli avrei strappato le orecchie poi, per essere ancora
più cattivo, gli avrei chiesto, ridendo con gusto:"come
ti senti?". Però, nonostante sappia che magari non tutto
è verità, non riesci a far meno di considerare quello
che senti. "Come sali e pronunci la prima sillaba, è fatta.
Sblocchi, automaticamente. Da lì in poi, vai alla grande!"
. "Guarda sempre un palmo più in alto della testa"
e "Non fissare nessuno". Cala il sipario. |