Adriano
Petrucci
" Cerco di vivere e di godere dell' Arte in ogni momento della
mia vita. Vivo per l' Arte, devo creare in ogni momento, in qualsiasi
posto, devo poter liberare quello che la mia testa partorisce talvolta
a mia insaputa". Adrio nasce a Roma nel 1982; Diplomato in Pittura
all' Accademia di Belle Arti di Roma con una Tesi in Anatomia Artistica,
vive e lavora nella capitale. Pittore figurativo, Incisore, Xilografo,
Performer, Installatore, Illustratore e ( di notte ) scrittore. Le
sue opere pittoriche sono presenti in numerose collezioni private
e su pubblicazioni d'arte a livello nazionale.
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COME
SONO DIVENTATO UN BATMAN DIVERSO DAGLI ALTRI BATMAN
...non so cosa mi sia successo,
ma qualcosa di grave, risalente alla mia infanzia, mi cambiò
repentinamente ed indelebilmente.
L'idea del travestimento nacque in me gia dall'adolescenza,fortunatamente
ai tacchi a spillo e parrucca, si avvicendarono mantello e orecchie
a punta. Una volta mia nonna andò a casa della sua vicina a
guardare un po' di tivù. Capita che le signore di una certa
età si incontrino per tenersi compagnia e chiacchierare del
più e del meno; quella sera ci trovarono anche il signor Garrone.
La signora in questione, la padrona di casa, ha 10 anni più
di mia nonna. Una sera,mentre guardavano la televisione, la vecchia
senti una fitta nell'addome. "Clara, Clara...mio Dio che dolore...sembra,
sembra....sembra che!" "che ...che cosa?!" disse mia
nonna preoccupata. La vecchia si infilò una mano nelle slip,
angosciata, tirando poi fuori la mano vide del sangue... "Clara...è
tornato!" disse con un tono mesto a stupore e felicità
" cosa...cos'è tornato?!" disse mia nonna con un
tono invece, stranamente invidioso... "il ciclo...il ciclo mestruale..."
gridò strusciandosi in volto la mano sporca di sangue. Ad un
certo punto il signor Garrone scattò dalla sedia di vimini
e mise le mani nei capelli...guardò il soffitto dicendo "mannaggia
a me, mannaggia a meeee!" respirò affannosamente e usci
fuori di casa sbattendo la porta. Mia nonna rimase in silenzio e poi
disse alla signora "paura del sangue?!" "no...ci siamo
divertiti l'altro venerdì sera" disse maliziosamente attraverso
quegli occhialetti da talpa. "ah! la sera della partita a poker
in parrocchia..." mia nonna la guardava impietrita poi disse
<con un tono stranamente freddo e invidioso> " ma dai su,
io chiamo un dottore, sei malata, sicuramente è un'emorragia..."
e la vecchia rispose " ma Clara, no" Ti dico che è
il ciclo mestruale, ne sono sicura, mi sento cosi bene, spurgata,
drenata, finalmente, è come se avessi tirato lo sciacquone,
è una meraviglia" la vecchia era estasiata, mentre mia
nonna, ardeva di invidia. Dopo aver chiacchierato per qualche ora,
mia nonna si ritirò, uscì dall'appartamento della vecchia
amica e rimase per qualche minuto sul pianerottolo a rimuginare <lei
abita a 2 metri alla vecchia>. "perchè... perchè
lei deve avere il ciclo...ed io no?!"
Passarono i giorni, il ciclo fece il suo corso e la vecchia sembrava
fresca come una rosa, mia nonna era felice, ma non poteva non essere
invidiosa. "Perchè, perchè io non posso avere il
ciclo?!" rimuginava e rimuginò per un intero mese, fino
ad arrivare alla fatidica sera delle mestruazioni regolari. Quella
sera trasmettevano un noto festival della canzone, un toccasana per
gli anziani insonni. Puntuali come le tasse, arrivarono le mestruazioni
alla vecchia "ah! Ah! Arrivano, arrivano le sento! calde e dolci
mestruazioni!" la vecchia paunazza rideva incurante di mia nonna
<quella sera il signor Garrone non era della partita, purtroppo
si era suicidato lasciando la moglie 6 figli e 4 nipoti>. Mentre
la vecchia se la godeva, mia nonna disse "ops...mi squilla il
cellulare nella giacca..."cosi dicendo, si alzò ed andò
all'ingresso. N ella giacchetta, invece del cellulare, c'era una bottiglia
di "passata pronta di pomodoro". Con un viso freddo e determinato,
la scagliò a terra. La bottiglia si ruppe facendo fuoriuscire
il rosso pomodoro per la pasta. "Clara, Clara, che succede?"
la vecchia ripresasi dalla goduria, si faceva strada zoppicando. Arrivò
all'ingresso ed accendendo la luce rimase a bocca aperta accorgendosi
del disastro. "Clara, Clara, ma cosa è successo qui?"
domandò basita osservando la chiazza rossa che si espandeva
sulle mattonelle. "oh perdonami <finto dispiacere> ma DALTRONDE
<con un viso visibilmente diabolico> anche io ho le mestruazioni..."
...mia nonna non è matta, nonostante l'assurdità della
storia, la vecchia si bevve la panzana e aprì anche una bottiglia
di spumante. La cosa si ripete per parecchi mesi, puntualmente, dopo
le mestruazioni della vecchia, a mia nonna squillava il telefono e
poco dopo il ciclo arrivava <assieme ai cocci di bottiglia>
anche a lei. Purtroppo, una sera, per sbrigarsi a vedere un programma
trash alla tv, dimenticò la passata di pomodoro a casa. Puntuali
come la morte, arrivarono le mestruazioni alla vecchia. Mia nonna
disse allora "accidenti...il cellulare...scusami!" disse
e si alzo velocemente. La vecchia, facendo finta di godersela sul
divano, appena mia nonna voltò l'angolo per entrare nel corridoio,
si alzò zoppicando e la seguì... "ma dov'è
,dov'è!" mia nonna si accorse di aver dimenticato il sugo
a casa... "Clara, Clara, ma cosa fai...perchè sei cosi
preoccupata..." la vecchia spuntò fuori da un angolo con
quella sua vestaglia orrendamente macchiata di sangue intorno alla
zona pubica ed inquisitoria, osservava mia nonna che furtiva e colta
sul fatto, non sapeva cosa dire. "il tuo ciclo, perchè
tarda Clara? stai poco bene?!" domando l'amica preoccupata. Questo
non impietosi mia nonna che avendo trovato una scappatoia per proseguire
la sua penosa menzogna le disse..." non verrà...sono incinta!"
...
Festeggiarono tutta la notte, le due cariatidi, fantasticando sul
loro futuro ricco di sorprese.
Volete sapere come fini? La vecchia mori di li a poco per non essersi
curata una rara emorragia interna, morì felice. Mia nonna,
si ritrovò con 100 bomboniere comprate assieme alla sua amica,
due mini completi unisex perchè aveva detto alla sua amica
di non voler conoscere il sesso del nascituro e una sorta di felicità
mesta a tristezza per quella situazione cosi macabra che si era venuta
a creare: "...non avevo veramente il ciclo <pensò tra
se e se> però...sono ancora viva !" . Questa è
mia nonna. Lei non è batman, per fortuna...
io si, ma non sono un batman come tutti gli altri.
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