Sputnik
apodo
conferitogli in quanto
come un satellite che gira intorno alla terra
giro intorno al "gruppo ..." da lontano...
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Quattro delle 5 Cinque terre.
Quello che voglio raccontare
e' un breve viaggio, in un posto molto tranquillo, un po' difficile
da raggiungere, ma e' questo il suo bello.
Si raggiunge Genova (con il treno è tanto comodo, si dorme, si
guarda il mare, e le case altissime di Genova, fin dall'infanzia hanno
sempre colpito ) e con il treno regionale si raggiungono poi in un oretta.
O con il treno veloce Cisalpino Cinqueterre, che ferma a Monterosso.
Invece nel viaggio che descrivo, Monterosso è saltata, perché
è un viaggio breve, di soli due giorni.
E perché ci si arriva facilmente anche in auto, togliendo molta
poesia
Al mattino o dopo pranzo si arriva quindi a Vernazza, si può
alloggiare alla pensione Sorriso che ha delle camere piccole, ma rinnovate
di recente, e buona prima colazione, fino a tardi. Al rumore dei treni
si fa l'abitudine, e poi è molto romantico. Si può rimandare
la visita di Vernazza alla serata e prendendo un facile sentiero (le
cartine le distribuiscono in omaggio all'informazione turistica che
è nella stazione), che è consigliabile fare in questa
direzione, si raggiunge una collina (un po' ripido, ma assicuro, ne
vale la pena, solo controllate prima di avere le articolazioni in ordine,
se non volete che definitivamente vadano fuori posto, anche se la cause
possono essere molte, di questa vi ricorderete, o portate delle racchette
da camminata o un bastone, la discesa su Corniglia è ripida,
ma comunque sempre molto facile da fare).
Corniglia si differenzia dalle altre terre perché è in
posizione più elevata sul mare. Qui vale la pena di girare i
vicoli del villaggio e perdersi nel labirinto vero e proprio (che la
mente dei marinai sia più contorta?) . Si può fare subito
l'altro pezzo di sentiero ed arrivare a Manarola, o rinviare all'indomani.
Il ritorno a Vernazza è consigliato in treno regionale , poi
cena in una trattoria, provata una con vongole fantastiche, peccato
che non ricordi assolutamente dove fosse e come si chiamasse
Se nonostante l'emozione per cosi bei luoghi e per il destino, riuscirete
a ben dormire, vi aspettano all'indomani le altre due terre.
Prendendo un treno regionale da Vernazza si arriva a Manarola, un po'
più selvatica e meno turistica delle precedenti, e sempre camminando
un po' per i vicoli, si raggiunge il sentiero per Riomaggiore, il sentiero
dell'amore, che non vale tanto la pena di fare, a meno che con intento
ironico, perché è solo turistico, e per niente romantico.
Consigliabile è quindi andare in treno a Riomaggiore, e qui ignorare
le indicazioni per la via dell'Amore, che è una fregatura, e
visitare invece il villaggio Riomaggiore, che proprio grazie al fatto
di essere un po' distante dalla stazione e dalla via suddetta, sembra
una terra un po' meno turistica delle altre, e di domenica ci troverete
anche i panni freschi di bucato, stesi fra le vie.
Potrete anche vedere le tipiche Creuze de ma, che sono dei sentieri
circondati da mura senza vie d'uscita, strade obbligate, insomma.
Come quella che inevitabilmente porta a Vernazza, a ritirare il piccolo
bagaglio e prendere un treno (consigliabile un regionale ai grandi intercity),
e a casa, portando però nel cuore un bellissimo ricordo.
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