Patrizio Dimitri

Ho 42 anni e sono ricercatore di Genetica all'Università "La Sapienza" di Roma. Sono stato redattore della rivista di testi e immagini Kr991. Alcune miei testi sono apparsi su le riviste Il rosso e il nero, Gradiva e Kr991.

IPOCONDRIE

"Non mi resta che augurarvi di risolvere da solo, con l'aiuto delle vostre esangui energie, i vostri problemi di confusione intestinale, sangue infetto, secrezioni biliari acide, stipsi, flatulenza, intasamento e generica putrescenza di umori."
Da "Il malato immaginario" di Moliere

Sono ipocondriaco. Infetto, affetto dalla paura del male, la malattia della paura. Male oscuro, morbo somatico affamato che avanza, termite della carne annunciata da un brusio di sintomi e presagi di sventura. Spauracchio e orco, orchite, didimite, dinamite, esplosione genitale! Allora mi scruto, analizzo i frutti appassiti del mio corpo: pupilla esangue, protuberanza, polso che langue, le patologie del nulla.

Sono l'aruspice di me stesso, lo scandagliatore delle mie cavità in subbuglio. Forse per questo, l'ipocondrio è proprio la parte superiore e laterale della cavità addominale dove alloggiano il fegato e la milza: gli organi ipocondriaci. E' il soma che ha ragione dell'intelletto, la materia grigia che piega il capo agli stimoli di ritorno dai centri vegetativi.

Condromatosi, condrolipoma, condroplasia, condrosarcoma, sarcofago maligno! Termini ignoti di mitologie patologiche, etimologie invasive, code striscianti: osi, oma, siaaa...! Strascico, eco, anagramma: sí, amo! Siamo ossa, ossia soma, poveri sosia, misere cose. Somatizziamo sempre gli stessi esempi di morte; angiomi, angiomatosi, angiocavernomi, angioli nella caverna!

Subisco il fascino musicale e ambiguo, pronuncio la formula magica: IPOCONDRIA! Nominando la malattia elimino il male. Esorcismo, rituale sonoro che rompe l'incantesimo, libera il corpo dal demone.

"....Giovani vittime sacrificali, piccoli animali ignari nelle mani di un bianco sacerdote:un inganno materno. L'alcool denaturato ristagna, bagna le pareti degli ambulatori, le caserme del male, i centri di reclutamento dei soldati del morbo. Nei tunnel ospedalieri, nei policlinici policefali, nelle arene del prontosoccorso sempre riconosco la sensazione originale: abbandono e solitudine, il fetore dell'alcool. "

Sono ipocondriaco canto una canzone patologica presagio musicale oscuro male somatico che avanza termite della carne svelata da un brusio di sintomi, anagrammi di sventura.

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Organi ingrati, grandi bersagli immobili, ritmicamente amano, sussurrano segnali musicali agli arti, per nuove danze metaboliche.

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Nelle regioni spettrali, nei luoghi della morte programmata risiede il coefficiente della mia estinzione.