Questa
settimana
venerdì 15 dicembre
Sedanini
fumé
Sedanini allo zafferano
Ebbene sì, questa
settimana parliamo di pasta.
Non mi ero mai chiesta quale fosse lorigine della pasta fino allo scorso agosto
quando sullIntercity che mi portava da Milano verso la Liguria, uno dei passeggeri
cominciò a interrogare i compagni di scompartimento sullorigine di questa e di
molte altre cose.
Il Professore, così lo chiameremo, ci intrattenne lungo durante il viaggio in amena
conversazione tra curiosità e dati storici.
Lorigine della pasta, ci raccontò, è antichissima: la pasta fresca era conosciuta
già dagli Etruschi, dai Greci e dai Romani che col termine lagano indicavano una
pasta a forma di nastro che ricorda la più moderna lasagna. La pasta secca invece pare
essere di origine araba.
Gli Arabi dunque non solo impastavano la farina di grano duro (semola) con lacqua,
ma sono stati i primi a capire come essiccare la pasta per renderla facilmente
trasportabile e soprattutto conservabile durante i loro lunghi viaggi per tutto il bacino
del Mediterraneo.
Bisogna invece aspettare la scoperta dellAmerica perché la pasta possa
accompagnarsi col pomodoro, arrivato in Europa a bordo delle tre caravelle. Ma questa è
unaltra storia.
Vi ricordate Totò nel film Miseria e nobiltà, colto con le mani in pasta,
che improvvisa un balletto per dissimulare il suo interesse verso questo alimento?
Come ci precisò il Professore, anche se nel XVIII secolo la pasta cominciava ad essere
ammessa sulle mense dei nobili grazie allinvenzione della forchetta, geniale idea di
un ciambellano di Ferdinando II di Borbone, ancora ai primi del novecento veniva
considerata un cibo plebeo alla stregua della pizza.
Oggi sappiamo che la pasta è il componente principale della dieta mediterranea e che di
fronte a un buon piatto di pastasciutta, ricchi o poveri, bianchi o neri
si trovano
tutti daccordo.
Buon appetito!
Sedanini
fumé
Allopera!
Tenete presente che questo tipo di pasta cuoce in almeno 12 minuti e che perciò avete
tutto il tempo per preparare un delizioso sughetto.
In una
casseruola fate un soffrittino con olio e cipolla (possibilmente quei deliziosi cipollotti
novelli), aggiungete una dose generosa di olive nere tritate (ovviamente le avrete
comprate snocciolate) e mescolate per qualche attimo. Unite fettine sottili di scamorza,
accompagnate da panna per amalgamare il composto e in ultimo da radicchio, precedentemente
tagliato a striscioline. Versate i sedanini scolati in questo appetitoso sugo.
Servite con orgoglio: profuma di vittoria!
Claudio consiglia: Regaleali,
vino rosso siciliano per dare godimento ai palati di tutta Italia
Sedanini allo
zafferano
Allopera!
Naturalmente non solo zafferano. Il giallo milanese servirà a colorare di suspense panna,
noci sminuzzate ma non frullate e tanto verde prezzemolo.
Non dimenticate il soffrittino della precedente ricetta, al quale questa volta
aggiungerete cubetti di pancetta affumicata.
Mentre gusterete i sedanini sentirete sotto la vostra lingua uno strano crepitio di noci e
inciamperete di tanto i tanto in cubetti gustosi.
Servite con orgoglio: profuma di vittoria!
Claudio
consiglia: Sangue di Giuda, diffidate delle imitazioni, solo quello vero!
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