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26 gennaio

Cozze o mitili?

Non c’è differenza fra i due termini. Le cozze o mitili fanno parte della grande famiglia dei molluschi che, come spiega il nome, hanno il corpo molle. Si dividono in bivalvi, cefalopodi, gasteropodi.

Cozze o mitili, vongole, telline, cannolicchi, ostriche e fasolari appartengono ai bivalvi, cioè a quei molluschi contraddistinti da una "conchiglia" composta da due valve, dalle quali esce un "piede" che aiuta l’animale a muoversi.

Le cozze o mitili si nutrono filtrando l’acqua con tal maestria da riuscire a vivere anche in acque inquinate. Ecco perché è sconsigliabile mangiare i bivalvi crudi ed è necessario lavarli molto bene lasciandoli a bagno in acqua e sale grosso, cambiando l’acqua più volte, fino al deposito completo di sabbia e detriti. Un consiglio: strofinate le cozze l’una con l’altra per una pulizia più completa e strappate via il piede.

Mi raccomando: comprate solo i sacchetti di cozze contraddistinti da apposito bollo sanitario.

Dunque all’opera con le:

 

Cozze alla marinara

Molto più semplici di quanto si possa pensare! Mettete le cozze ben lavate in una padella e inondatele di prezzemolo e aglio finemente tritati, olio extra vergine e un tocco magico di brodo di pesce che trovate in ogni supermercato. Non fate mai mancare una spruzzata di vino bianco!
Lasciate cuocere a fuoco lento coprendo la padella col coperchio fino a che tutte le cozze si schiudano bene. E’ il segnale della giusta cottura. Si sarà nel frattempo formato un delizioso sugo che farà galleggiare le cozze che servirete in un piatto fondo con una spruzzata di limone a piacere.
E’ un ottimo antipasto da servire con orgoglio e che profuma di vittoria!

Claudio consiglia: Vermentino di Gallura

 

Spaghetti o bavette al sugo di cozze

Vale la pena preparare anche un buon primo piatto, considerato l’impegno nel pulire questi molluschi.
Niente di meglio che aver prima messo da parte alcuni mitili cotti e sgusciati che andranno ad arricchire un soffritto di prezzemolo, aglio e olio extravergine.
Aggiungete la passata di pomodoro, se non avete pomodorini freschi, un po’ di vino bianco e un po’ del delizioso sugo che le cozze avevano formato.
Condite la pasta scelta con orgoglio.

Claudio consiglia: Cartizze "Bisol"

 

Spiedini di cozze

E se le forze non vi mancano, ecco un consiglio per un degno secondo.
Sgusciate le cozze cotte a una a una e tuffatele in un composto di parmigiano grattugiato, prezzemolo e pepe. Infilarne un numero a piacere nello stecchino, passarlo in senape dolce allungata con olio e, prima di friggerlo, se vi piace ben "caricato" passatelo nell’uovo sbattuto e nel pangrattato.
Sarà delizioso anche un sol lungo stecchino…per lasciare la voglia di un bis!

Profuma di vittoria!

Claudio consiglia: Cartizze o, in alternativa, Chiaretto (vino rosé)

Claudio suggerisce inoltre: per finire degnamente la cena a base di cozze suggerirei un distillato come la Grappa di Ramandolo o, per i più delicati, un ottimo Limoncello di Sorrento
[Consiglio: a Milano si possono trovare negozi che vendono specialità meridionali e non; solitamente i negozianti accolgono il cliente con molto più calore di quanto non facciano quelli di Milano (sempre di fretta ed a volte scortesi) e spesso sanno consigliare accostamenti e ricette molto gustose].

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marzo
2002