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venerdì 1 marzo 2002

Cozze di neve

La primavera alle porte mi fa pensare all'ultima neve della stagione e quindi questa settimana ecco una ricetta simpatica per salutare l'inverno.

Vi ricordo innazitutto che le cozze o mitili si nutrono filtrando l'acqua con tal maestria da riuscire a vivere anche in acque inquinate. Ecco perché è sconsigliabile mangiare questi bivalvi crudi ed è necessario lavarli molto bene lasciandoli a bagno in acqua e sale grosso, cambiando l'acqua più volte, fino al deposito completo di sabbia e detriti. Un consiglio: strofinate le cozze l'una con l'altra per una pulizia più completa e strappate via il piede. Mi raccomando: comprate solo i sacchetti di cozze contraddistinti da apposito bollo sanitario.

E dunque all'opera!

Mettete le cozze ben lavate in una pentola, chiudete con il coperchio e lasciate che inizi la cottura a fuoco moderato. Aggiungete solamente un po' di acqua. La giusta cottura sarà determinata dall'apertura delle stesse cozze.

Scolate le cozze, ma conservate un po' dell'acqua che si sarà formata durante la cottura e che sarà molto utile per la buona riuscita del nostro piatto.

Eliminate parte dei gusci e lasciatene solo un numero tale da creare un buon effetto che crei sorpresa nel vostro commensale.

In una pirofila mettete le cozze così sgusciate, cospargetele di panna da cucina, un goccio di vino bianco e cuocete a fuoco basso, versando di tanto in tanto l'acqua che avete tenuto da parte.

Serviranno solo pochi minuti per ottenere l'amalgama corretto e per far apparire le vostre cozze imbiancate dall'ultima neve della stagione.

Una spolverata di prezzemolo et voilà…servite con orgoglio, profuma di Vittoria!

Claudio consiglia: un buon vino bianco francese, il Sancerre per esempio, classico come le classiche colline dalle quali proviene, verdi distese nel cuore della Francia che delimitano la Loira.

Claudio consiglia: un buon vino bianco francese, il Sancerre per esempio, classico come le classiche colline dalle quali proviene, verdi distese nel cuore della Francia che delimitano la Loira.

 

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marzo
2002