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Quarant'anni di delitti

Il primo novembre del 1962 un nuovo personaggio fa irruzione nelle edicole. E il fumetto italiano cambia per sempre.
La nuova serie è sceneggiata da Angela Giussani, cui, dopo circa un anno si unisce come co-autrice la sorella Luciana. Il protagonista eponimo della serie si chiama Diabolik, ed è un erede della tradizione degli eroi neri del feuilleton francese, alla Fantomas. A differenza di qualsiasi altro personaggio dei fumetti di allora, Diabolik è un criminale, un ladro e un assassino… felicemente impunito. Una scelta rivoluzionaria, che porta per la prima volta i lettori italiani di fumetti a immedesimarsi in un personaggio "negativo". Il risultato è assolutamente liberatorio e viene accolto da un grande successo di pubblico e da una schiera di imitatori: negli anni seguenti pullulano i fumetti con la lettera K nella testata, alcuni dei quali (come Kriminal e Satanik, due celebri serie di Magnus & Bunker) raggiungono ottimi livelli. Ma Diabolik è l'unico a tenere fede al proprio successo per quarant'anni… e oltre.
Merito della capacità delle autrici non solo di adattare allo spirito dei tempi una tipologia di personaggi già nota dal XIX secolo, ma anche quella di anticipare buona parte dell'immaginario avventuroso degli anni Sessanta. Per esempio, Diabolik è al volante della sua Jaguar E-type superaccessoriata già dal 1963, mentre James Bond salirà per la prima volta a bordo della sua fantascientifica Aston Martin DB5 solo nel 1964. Diabolik utilizza fin dal primo episodio le maschere da lui stesso fabbricate, che gli permettono di assumere identità altrui o di fantasia, mentre la serie televisiva americana Mission: Impossible arriverà allo stesso espediente solo nel 1967. Come "The Phantom" (in italiano "l'Uomo Mascherato") di Lee Falk e i molti supereroi che nascono o rinascono proprio negli anni Sessanta, Diabolik ha un suo costume, completamente nero, e una maschera che mette in risalto gli occhi gelidi e spietati. Ma le sue imprese, pur con qualche licenza tecnologica e un po' di sospensione dell'incredulità, rientrano nella categoria del noir e dell'avventura: in particolare, nel genere che gli americani chiamano caper, la storia della preparazione e dell'esecuzione di un furto.
Una particolarità della saga di Diabolik è quella di essere ambientata in luoghi assolutamente immaginari. Le località sono sempre di fantasia: non si parla di Francia ma di Clerville, paese confinante con il Beglait; non si nomina l'India ma il Deccan… Principale teatro delle imprese di Diabolik sono proprio le città di Clerville (Parigi?) e Ghenf (Marsiglia? Genova?), che appartengono a una nazione di cui sappiamo solo che fa parte della CEE, dal momento che recentemente è passata all'euro.
Col passare del tempo Diabolik è divenuto meno spietato rispetto ai primissimi episodi, nei quali uccideva con estrema noncuranza. Forse ad addolcire il suo cuore di ghiaccio è stata la fedele compagna Eva Kant, un tesoro per lui più prezioso di qualsiasi bottino. La loro storia d'amore è sorprendentemente romantica e le loro avventure si concludono spesso con un bacio dopo il colpo, la fuga o l'evasione. Ma c'è chi insinua che il legame più indissolubile sia in realtà quello tra Diabolik e il suo eterno rivale, l'ispettore Ginko, per il quale la cattura del criminale è la principale ragione di vita.
Tra il 1969 e il 1971 il successo di Diabolik dà vita anche a una serie di romanzi, di Pier Carpi e Michele Gazzarri: ne vengono pubblicati una trentina di episodi. In Francia escono inoltre le novelization di alcune sceneggiature di albi a fumetti. Diabolik torna ad apparire sotto forma di romanzo nel 2002, con La lunga notte (Sonzogno), una grande avventura inedita scritta da Andrea Carlo Cappi. Nel romanzo di Cappi, così come nell'albo a fumetti in edicola per il quarantennale, scritto da Alfredo Castelli (l'autore di
Martin Mystère) si affronta una delle grandi questioni della saga: il passato di Diabolik.
Uno dei più grandi misteri di Diabolik, infatti, è la propria vera identità, così segreta che… neppure lui la conosce. Né la conoscevano le sorelle Giussani quando crearono il personaggio. Come racconta Mario Gomboli (sceneggiatore della serie e attuale direttore di Diabolik) nel volume dedicato al personaggio dalla BUR, la ricostruzione del suo passato per lo storico albo intitolato Diabolik, chi sei? fu il prodotto di "riunioni fiume alla ricerca del tempo perduto di Diabolik".
Conclusione: il nostro eroe, unico superstite di un naufragio, all'età di circa un anno, cresce su un'isola in Oriente, di proprietà dell'organizzazione criminale di un certo King. Qui il ragazzo impara ogni possibile espediente criminale e inventa il materiale che gli permetterà di realizzare le proprie maschere. Primo di un'identità ufficiale, si battezza da sé "Diabolik", dal nome di una pantera nera abbattuta da King. Come raccontato nel primo episodio, Il re del terrore, e nel suo remake (un elegante volume realizzato per il quarantennale da Castelli-Palumbo) seguendo una preziosa collezione di pugnali, Diabolik dall'Oriente giunge a Clerville, che diventerà la sua dimora.
Le imprese di Diabolik arrivano più volte anche sullo schermo. Al cinema, con John Philip Law nel ruolo del protagonista, in Diabolik di Mario Bava (1968). In televisione nella serie a cartoni animati in 40 episodi Diabolik-Track of the Panther (1999) trasmessa in tutto il mondo e raccolta nel 2001 da Fabbri in una collezione di videocassette. E in un prossimo futuro nuovamente al cinema, con una produzione internazionale attualmente in preparazione. Ora le sorelle Giussani non ci sono più, ma la loro eredità è stata raccolta dal valido staff della casa editrice Astorina. Diabolik è vivo e in ottima forma.


Diabolik su internet

www.diabolik.it
il sito ufficiale di Diabolik: albi, pubblicazioni, eventi, interviste, cronologie, anteprime e una diabolika area segreta…

www.diabolikclub.it
il sito del Diabolik Club, con preziosissime informazioni su autori, disegnatori, pubblicazioni e link

www.diabolik.com
il sito dell'edizione statunitense dei fumetti di Diabolik

www.mondonoir.it/cappi
il sito dell'autore di Diabolik-La lunga notte, con una pagina illustrata dedicata al genio del delitto


Illustrazioni:

  • una classica immagine del volto mascherato di Diabolik e della Jaguar in fuga;
  • la copertina del romanzo Diabolik-La lunga notte (illustrazione di Giuseppe Palumbo).


Diabolik
©Astorina.
Gli albi originali e le ristampe di Diabolik sono pubblicati in edicola dalla casa editrice Astorina.