MANIFESTAZIONI

L’ESPERIENZA DI GORGONZOLA

"Geografie senza frontiere", è questo il titolo del progetto lanciato dalla biblioteca di Gorgonzola (Mi) nel ’97. Un invito fatto a più di 600 artisti, a partecipare a questo disegno reso possibile anche dall’Assessorato alla Cultura del Comune che ha dato pieno sostegno all’iniziativa. Hanno risposto 310 mail artisti, il 50 per cento circa degli interpellati. Grazie alle loro opere è stato possibile organizzare una mostra dal 21 al 29 novembre del ’97, un’intera settimana dedicata all’arte postale.

Il progetto era libero, non c’erano indicazioni di formato per le opere da presentare e questo, per quanto possa essere stato stimolante per gli artisti, ha creato non poche difficoltà agli organizzatori che hanno fatto della stessa mostra un catalogo. Questo si presenta in forma molto originale, come un manifesto a colori piegato in quattro che riproduce le opere curate tra gli altri da Agostino Forte a cui si deve una breve introduzione.

Con più di 350 visitatori, gli organizzatori l’hanno definita un successo per un piccolo comune come quello di Gorgonzola dove, solitamente, la biblioteca non è molto frequentata. La mostra è stata allestita in concomitanza con la fiera di S. Caterina, tradizionale appuntamento per gli abitanti della cittadina.

Qualcuno è arrivato in biblioteca per curiosità, completamente a digiuno di cosa fosse l’arte postale. Altri, erano per così dire, addetti ai lavori. Il salone al di sopra dell’auditorium è stato allestito con sacchi postali di juta e cassette per spedire lettere. Il vettore, lo strumento prediletto dalla mail art, è stato utilizzato come scenografia delle opere presentate.

L’esperienza, che ricalca quella di qualche anno prima lanciata dalla biblioteca di Pontirolo (Bg), è stata considerata così positiva che l’intenzione è quella di fare di Gorgonzola una sorta di colonna della mail art. Un punto fisso e un appuntamento annuale. Ogni anno un nuovo progetto e quindi l’esposizione delle opere. Gli organizzatori sono entrati talmente in sintonia con il circuito da creare una copertina che riproduce un timbro, creato con una patata, il tutto racchiuso in una forma a francobollo.

L’elemento postale è stato continuamente messo in evidenza come metafora dell’abbattimento delle frontiere, di ogni limite geografico e linguistico.



 

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